Tre anni di carcere per i clandestini che si trovano in Grecia illegalmente e che non se ne vogliono andare. È il progetto del ministero della Migrazione che presto sarà presentato al governo ellenico, che ha deciso di dare una stretta al problema dell’immigrazione irregolare che da sempre affligge il Paese.
In ballo, per il governo conservatore, c’è la sicurezza nazionale, la coesione sociale e il ripristino di quel sottile equilibrio tra la protezione dei diritti umani e la salvaguardia dello Stato di diritto.
«In futuro, le persone interessate avranno solo due opzioni: la detenzione o il rimpatrio» è la ferma posizione del ministero. Dallo scorso 11 luglio, la Grecia ha temporaneamente smesso di accettare le domande di asilo dei migranti arrivati via mare dal Nord Africa.