Roma (askanews) - Nulla di fatto dopo l'incontro sulle pensioni a Palazzo Chigi tra Governo e sindacati. Gentiloni ha chiesto ai leader di Cgil, Cisl e Uil uno sforzo significativo di condivisione sulle pensioni e di sostenere il pacchetto delle misure; un documento di tre cartelle sullo stop al rialzo dell'età pensionabile per 15 categorie di lavori gravosi, e il fondo per la proroga dell'Ape sociale. Il premier ha messo sul tavolo anche due nuove proposte: l'estensione delle esenzioni delle categorie definite gravose anche alle pensioni di anzianità (e non solo alle pensioni di vecchiaia) e l'istituzione di un fondo per i potenziali risparmi di spesa, senza tuttavia incassare il beneplacito delle sigle sindacali. "Il Governo ritiene di aver fatto important sforzo- ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan - accoglie però con rammarico per il fatto che i sindacati hanno opinioni diverse sulla bontà del pacchetto. In particolare nella Cisl, e ce ne rallegriamo c'è condivisione. La Cgil ha espresso una posizione di segno opposto, la Uil una posizione intermedia". Molto critica sul provvedimento la leader della Cgil, Susanna Camusso. "Su giovani, donne e lavoro riteniamo che il Governo abbia perso l'occasione di dare risposte - ha detto - In particolare, quello dei giovani e della loro pensione futura è un "tema che presta il fianco a numerose critiche, ci occupiamo solo di anziani. Una prospettiva previdenziale per i giovani significa porsi il tema della regolarità contributiva e costruire continuità nel sistema". Per il numero uno della Cgil è stata persa un'occasione anche sulle lavoratrici "perché il lavoro femminile - ha spiegato - è molto discontinuo. La continuità contributiva per le donne non c'è. E non c'è stata attenzione al lavoro di cura".
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