Venezia, 27 set. (askanews) - Presso la sede di Banca Ifis di Villa F rstenberg a Mestre si è tenuta la quattordicesima edizione del Npl Meeting, l'annuale appuntamento dedicato all'industria del credito deteriorato che per l'occasione è stata intitolata "Framework & Frontiers". Durante l'incontro è stato presentato il "Market Watch Npl 2025" elaborato dall'Ufficio Studi di Banca Ifis, nel quale si è sottolineato il basso tasso di deterioramento del credito nel nostro Paese, mentre l'Europa fa registrare un aumento degli indicatori di rischiosità prospettica.
Ad aprire l'evento prima di introdurre l'ospite Jeffrey Sachs, economista americano già direttore del Earth Institute della Columbia University e consigliere economico dell'ONU dal 2001 al 2018, è stato l'Amministratore Delegato di Banca Ifis Frederik Geertman: "Oggi siamo alla quattordicesima puntata di questo NPL Meeting. Tutti gli anni presentiamo il nostro Market Watch, il report che sintetizza lo stato dell'industria degli NPL. Quest'anno abbiamo visto cose che per l'Italia sono abbastanza incoraggianti. Seppur in Europa cresce leggermente il mondo del credito deteriorato, in Italia sul bilancio delle banche vediamo una contrazione. Non solo perché la nuova produzione di credito problematico è bassa, ma anche perché esiste un'industria, appunto quella degli NPL, che aiuta con una certa facilità le banche a scaricare questi crediti problematici. Vediamo un'Italia che riduce la presenza di questi NPL sui bilanci delle banche, vediamo un'industria NPL sana che continua a investire".
L'Npe ratio lordo è previsto in calo al 2,3% nel triennio 2025-2027, ben al di sotto della soglia del 5% fissata come obiettivo dalla BCE: in Italia lo stock totale di crediti deteriorati a fine 2025 è stimato a 275 miliardi di euro, un dato ben distante dai picchi registrati nel 2015 che mantiene il tasso di deterioramento del nostro Paese a un livello storicamente basso.
Nel prossimo triennio gli operatori del settore affronteranno due principali sfide trasformative: il consolidamento, che ha avuto già inizio negli ultimi due anni, e l'adozione dell'Intelligenza Artificiale come fattore abilitante lo snellimento dei processi. A questo proposito l'Amministratore Delegato Geertman ha specificato: "Le previsioni sono di grande impatto, poi è sempre utile guardare concretamente cosa si sta realmente implementando. Siamo ancora in una fase in cui gli impatti dei progetti concreti non sono ancora così percepibili, ma le aspettative nel lungo termine di una forte trasformazione dei processi e delle tecnologie utilizzate anche in questo comparto da parte dell'Intelligenza Artificiale sono alte, sono confermate".
Un terzo fattore chiave nello sviluppo del sistema sarà ricoperto dall'efficienza dei recuperi. Banca Ifis ha riscontrato un rallentamento del tasso di recupero correlato all'aumento dell'incidenza del recupero giudiziale dal 2023 in avanti. Fattore chiave di questo processo è l'aumento dei ritardi nei tribunali: il 60% dei fascicoli ha più di cinque anni, motivo per cui dallo snellimento di questi processi dipenderà la capacità di recupero del sistema.