Genova, 29 dic. (askanews) - Si delineano i contorni dell'inchiesta aperta dalla procura nazionale antiterrorismo e antimafia sulla rete di associazioni accusata di finanziare Hamas attraverso raccolte fondi presentate come iniziative umanitarie. Al momento ci sono 25 persone indagate, 7 sono state arrestate sabato tra cui Mohammed Hannoun, fondatore dell'Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese (Abspp), ed è stato chiesto l'arresto di altri 2 latitanti. Dalle indagini è emerso che gli arrestati sarebbero membri di Hamas all'estero e avrebbero in questi anni svolto ruoli operativi nella propaganda, e nella raccolta e nel trasferimento dei fondi all'organizzazione palestinese.
Dopo i primi fermi, sono state eseguite nella giornata di domenica 28 dicembre numerose perquisizioni in 17 città che hanno portato al sequestro di oltre un milione di euro in contanti oltre a pc, telefoni cellulari e materiale che sarà analizzato nei prossimi giorni. Secondo quanto riferito dalla Procura di Genova negli ultimi anni le raccolte fondi avrebbero fruttato oltre 7 milioni di euro. Alcuni documenti informatici sarebbero stati eliminati dai pc delle sedi operative per il timore di controlli, ma una copia sarebbe stata conservata su un hard disk esterno e affidata a un "amico di fiducia".
Le accuse sono state supportate da intercettazioni e da informative ottenute grazie alla collaborazione con altri paesi tra cui Israele e Paesi Bassi, che hanno aiutato la procura a ricostruire come sarebbero avvenuti i movimenti del denaro. I legali di Hannoun hanno replicato: "Sono accuse costruite su elementi forniti da Israele".



