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Ilva, ArcelorMittal annuncia 3.500 esuberi. Il no delle sigle sindacali: "Il governo faccia chiarezza"

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Caterina Spinelli

Per 3.500 operai dell'ex Ilva Arcelor Mittal ha predisposto la cassa integrazione. La notizia giunge dopo la convocazione delle organizzazioni sindacali, a seguito dello spegnimento dell'Altoforno previsto per il prossimo 13 dicembre. Una comunicazione rigettata da FIM, Fiom e Uil che "chiederanno con forza di fare chiarezza su una procedura di cassa integrazione che, di fatto, sostituirebbe l'attuale Cigo per crisi congiunturale con la Cgis facendolo diventare un problema di carattere strutturale". Leggi anche: Ilva, Salvini: "Governo di bugiardi, l'ultima vergogna. Lasciano a casa migliaia di persone" E ancora: "È giunto il momento - continuano le sigle sindacali in una nota diffusa - da parte del governo e di I: lva in As, al momento unici proprietari dello stabilimento siderurgico, di dare chiarezza sul futuro ambientale, occupazionale e industriale di un sito di interesse strategico per il Paese".