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Matrimoni gay, Pastorella (Azione): "La famiglia è cambiata. Perché diciamo sì alle adozioni"

Giulia Pastorella, alla Camera nel gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe e vicepresidente di Azione, è ospite di “Parlamentari scatenati”, la rubrica di Libero dedicata ai disegni di legge dei parlamentari. La deputata, intervistata da Costanza Cavalli, ha presentato una proposta di legge in materia “di accesso egualitario al matrimonio e all’adozione da parte delle coppie formate da persone dello stesso sesso”. Si tratta sostanzialmente di un superamento della Legge Cirinnà, datata 2016, che regolamentava le unioni civili: “La novità del nostro progetto di legge”, spiega la deputata, “è l’equiparazione del matrimonio omosessuale a quello eterosessuale”. Da qui scaturisce anche la possibilità dell’adozione, oggi ferma alla Stepchild adoption: “La nostra proposta non si concentra su come un bambino è arrivato al mondo, penso per esempio della gestazione per altri. Se una coppia omosessuale è sposata ha diritto ad adottare al pari di una coppia eterosessuale. Così da tutelare la vita del figlio, anche nel caso in cui fosse stato adottato all’estero”. 

Una regolamentazione dei matrimoni omosessuali e delle adozioni omogenitoriali provocherebbe un aumento del ricorso al cosiddetto utero in affitto? Ricordiamo che ad oggi in Italia il ricorso alla maternità surrogata è vietato perché ritenuto incompatibile “con la dignità della persona umana nella sua dimensione oggettiva”: "No, non penso che ci sarebbe un collegamento diretto tra l'approvazione di questa legge e l'aumento delle Gda",  risponde Pastorella, "La stragrande maggioranza di coloro che ricorrono a questa tecnologia sono infatti coppie eterosessuali".
 

a cura di Costanza Cavalli

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