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Ilaria Salis al corteo per il Leoncavallo: "Diritto alla città"

sabato 6 settembre 2025
1' di lettura

Tutta la sinistra schierata per il Leoncavallo. Nel giorno del corteo in difesa del centro sociale milanese, ecco spuntare anche Ilaria Salis. L'eurodeputata di Alleanza Verdi e sinistra italiana sfila a fianco degli antagonisti. "È importante essere qui per solidarietà a tutti gli spazi sociali in Italia e per ribadire il diritto alla città. Milano non deve essere un privilegio - ha spiegato -. Siamo qui anche per ribadire il diritto al dissenso perché il dissenso e il conflitto comunque fanno parte della democrazia". 

E come lei, anche Nicola Fratoianni ha voluto far sentire la sua voce. "Siamo qui per difendere una storia che esiste ancora - ha detto il numero uno di Avs -, la storia di cui in questo Paese per molti anni, molti decenni, ha immaginato e costruito un'alternativa all''idea che le relazioni che caratterizzano le nostre vite siano solo mercato, siano solo scambio di denaro. Oggi nelle città si riducono gli spazi sociali, si riducono gli spazi per la cultura, per l'arte, per l'accoglienza, e invece noi ne abbiamo uno straordinario bisogno. Il Leoncavallo va difeso per questo, come ogni altra esperienza che abbia questo obiettivo".

Nel frattempo non è mancata la solita violenza contro le forze dell'ordine. Si è infatti assistito al lancio di petardi e uova verso le forze dell'ordine che erano schierate sulla via che porta alla sede della prefettura di Milano, per impedire l'accesso ai manifestanti. 

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Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Valditara, orrore della grillina in Aula: "Come i mariti che uccidono"

"Chiedo ai miei colleghi di avere un po' di carità cristiana per il ministro Valditara perché lui non sa quello che dice". Inizia così il discorso di Susanna Cherchi. La deputata del Movimento 5 Stelle prende la parola durante l'esame degli emendamenti al ddl sul consenso informato e sull'educazione sessuale a scuola e accusa il titolare dell'istruzione e del merito di "non conoscere l'argomento".

"L'unica cosa di cui sicuramente è consapevole - prosegue in Aula - è di non essere all'altezza e quando una persona sa di non essere all'altezza, paradossalmente diventa violenta. Come le donne che vengono uccise dai mariti, perché i mariti sanno di non essere all'altezza di quella donna e quindi le ammazzano. Ma lui poverino ha bisogno di comprensione". 

Parole che fanno rabbrividire. Lo stesso Giuseppe Valditara, di fronte alle vergognose accuse, ha tuonato: "È stato detto che con questo disegno di legge impediremmo l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole, di informare i nostri giovani sui rischi della malattia sessualmente trasmesse. È falso". Insomma, "è stato sfruttato un tema così delicato come quello dei femminicidi, sono indignato che abbiate detto che questa legge impedisca la lotta contro i femminicidi, vergognatevi, tutto questo non c'è in questa legge. Noi abbiamo previsto per la prima volta, non lo avete fatto voi, a educare alle relazioni e a educare rispetto verso la donna e più in generale educare all'empatia relazionale ed affettiva. Che cos'è questo se non educare all'affettività? La vera affettività, quella positiva, quella delle relazioni e abbiamo anche inserito l'educare al contrasto della violenza di genere, qualsiasi violenza di genere".

Non si è fatta attendere la reazione di FdI: "Ogni volta gli esponenti grillini ci ricordano perché gli italiani li hanno mandati a casa: la loro incommensurabile inappropriatezza. Le parole del deputato Cherchi, già nota per le minacce contro il Governo pronunciate in Aula, sono di una gravità inaudita. Si vergogni lei, e si vergogni il suo partito. Avete superato il limite del grottesco".

 

Roma, scavi sotto Casa del Jazz: si cercano resti del giudice Adinolfi

Dall'alba di giovedì gli investigatori, con l’ausilio dei cani molecolari, stanno scavando sotto la Casa del Jazz, punto di riferimento della cultura romana all’inizio di via Cristoforo Colombo a Roma, sorto su un bene confiscato alla criminalità organizzata. La notizia è stata anticipata da 'Il Corriere della Sera'. La decisione di intervenire è stata presa dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura in seguito a una richiesta dell’ex giudice Guglielmo Muntoni. Tra le ipotesi al vaglio, quella che i resti del giudice Paolo Adinolfi, scomparso nel 1994, possano trovarsi proprio in quell’area. Sul posto Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, coordinati dalla Prefettura. Le ricerche mirano a ispezionare gallerie sotterranee mai esplorate prima.L’intervento è stato disposto dalla Prefettura dopo la decisione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato in seguito a una richiesta dell’ex magistrato Guglielmo Muntoni.

Trump firma il decreto: fine allo shutdown

Il più lungo shutdown nella storia degli Stati Uniti è terminato dopo 43 giorni. Il presidente Donald Trump ha firmato il provvedimento alla Casa Bianca. Lo shutdown dei record ha causato stress finanziario ai dipendenti federali, rimasti senza stipendio, bloccando decine di viaggiatori negli aeroporti e generando lunghe code. La firma è avvenuta poche ore dopo l'approvazione del provvedimento da parte della Camera dove c'erano stati 222 voti a favore e 209 contrari. "Voglio solo dirvi che il Paese non è mai stato in condizioni migliori. Abbiamo attraversato questo breve periodo di crisi con i Democratici perché pensavano che sarebbe stato vantaggioso dal punto di vista politico, ed è un onore ora firmare questo incredibile disegno di legge e rimettere in moto il nostro Paese", ha detto Trump.