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Reddito di cittadinanza, Procaccini (FdI): "Una vigliaccata della politica". Corrao (Verdi): "Ue verso il salario minimo"

Paola Natali intervista per Libero Tv i parlamentari europei Nicola Procaccini (Fratelli D’Italia –Ecr) e Ignazio Corrao (Verdi – ALE). Che cosa devono fare i giovani per il proprio futuro? “Devono sperare in un salario dignitoso: in Europa si parla molto di reddito minimo garantito, anche perché nei Paesi membri c’è una sproporzione di salari spaventosa”, dice Procaccini, “L’Italia è l’unica nazione che in trent’anni ha visto diminuire gli stipendi, anche se il costo della vita è aumentato. È un fallimento delle politiche del lavoro, che può trovare parte della soluzione in Europa”. Aggiunge Corrao: “Quando si parla di mercato del lavoro dobbiamo tener contro del lavoro nero, dei lavori stagionali, è una situazione complicata. I lavori del futuro vanno inquadrati, la Commissione Europea si sta concentrando sui Neet, i giovani che non lavoro e non studiano. Abbiamo un problema di formazione, di inserimento”. Oltre ai lavori del futuro, bisogna concentrarsi anche sui lavori dell’oggi, continua Procaccini: “Il convitato di pietra di questa discussione è il reddito di cittadinanza, che devasta il mercato del lavoro e impedisce ai giovani di entrarci. Il reddito di cittadinanza italiano non vede niente di simile in Europa, è una corsa verso il baratro, una vigliaccata della politica degli ultimi anni, una misura pensata male e attuata peggio”. Secondo Corrao: “La media del reddito è 500 euro al mese, cifre con cui si sopravvive. Escludo che una persona scelga 500 euro quando ha altre possibilità. Il problema italiano è legato ai salari troppo bassi che possono portare a distorsioni del mercato”. 

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