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Giardino di Boboli, Eike Schmidt: "L'assegno di un turista straniero ha riaperto la Kaffeehaus"

Guarda qui la prima parte dell’intervista di ART’èRumore al direttore degli Uffizi, Eike Schmidt. Nella seconda parte dell’intervista, Eike Schmidt risponde alla domanda di Nicoletta Orlandi Posti sul blitz dei tre giovani ambientalisti agli Uffizi dove hanno srotolato uno striscione davanti alla Primavera del Botticelli per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla drammatica crisi climatica che grava sul nostro, ma soprattutto loro, futuro. Il direttore degli Uffizi, pur condividendo l’allarme climatico, si dice non d’accordo sul metodo: “La Primavera del Botticelli è già di per sé un manifesto dell’ambientalismo”. Poi Eike Schmidt risponde ad Alessandra Mori sulla donazione di un privato cittadino, un visitatore straniero, che ha fatto una consistente assegno (300mila dollari) agli Uffizi che hanno permesso il restauro della Kaffeehaus la struttura settecentesca voluta dal Granduca Pietro Leopoldo alla sommità del Giardino di Boboli, al centro del masterplan con il recupero dello storico giardino-parco di 30 ettari che cinge Palazzo Pitti, sotto tutela dell’Unesco dal 2013. Ma il direttore Schmidt racconta anche di come è riuscito a “strappare” dalle mani di Vittorio Sgarbi l’ultimo capolavoro acquisito dagli Uffizi: “Ha detto un sacco di parolacce, poi però…”. 

Appuntamento alla prossima puntata di ART'èRumore su LiberoTv e in replica su Beconomy.it

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