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Primo maggio, Matteo Salvini contro la Cgil: "Pensano sia la festa solo di qualcuno. Per fortuna, ce n'è sempre meno"

La sfida del Primo maggio di Matteo Salvini alla Cgil, al sindacato rosso e all'ipocrisia della sinistra. "C'è chi crede che il Primo maggio sia la festa solo di qualcuno, ma il lavoro è di tutti e non c'è solo la Cgil. Anzi ce n'è sempre di meno, con tutto il rispetto", ricorda il leader della Lega intervenuto alla manifestazione della Festa del Lavoro organizzata dal sindacato Ugl a Milano. Parole che certo non verranno accolte con gioia dal "tutore politico" della stessa Cgil, il Pd compagno di maggioranza del leghista.

"Mentre c'era qualcuno seduto alla sua scrivania, voi vi occupavate degli ultimi, dei rider. E quindi mentre altri dormivano voi portavate a casa diritti, salari e garanzie per migliaia di lavoratori dimenticati, questo significa fare sindacato", ricorda ancora Salvini di fronte agli iscritti e ai dirigenti del principale sindacato "di destra" del panorama italiano. 

"C'è chi pensa che la Festa del Primo maggio sia solo di qualcuno, che la possibilità di rappresentare lavoratori e lavoratrici sia solo di qualcuno, che nelle fabbriche e nei negozi e nei ristoranti ci possa entrare solo qualcuno, che ai tavoli nazionali si possa sedere solo qualcuno. Invece viva la libertà", arringa la folla dei presenti, tra gli applausi. 

Dal Quirinale, quasi in contemporanea, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lanciava il suo messaggio per il Primo Maggio "festa del lavoro, della democrazia e dell'unità", ricordando che "se cresce il lavoro cresce la società" e che viceversa sono "intollerabili sfruttamento e morti". Peculiare invece la proposta di Marco Rizzo, segretario dell'irriducibile Partito comunista italiano: "Lavorare meno, lavorare tutti, no alla concentrazione del potere nelle mani di pochi. La necessità è di vivere in un mondo dove il lavoro sia un diritto, questa proposta si chiama socialismo". Auguri.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev



Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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