Siena (askanews) - Il calcio italiano è lontano anni luce dai circuiti interstellari dei grandi club che si possono permette operazioni faraoniche, e vagamente demenziali, come quelle che hanno coinvolto il passaggio di Neymar dal Barcellona al Paris Saint Germain. E le notizie che arrivano da Siena non fanno che confermare questa deriva. La Guardia di finanza della città che ospita, tra l'altro, il Palio più famoso del mondo ha sequestrato beni per oltre 8,5 milioni di euro all'ex presidente della Associazione calcio Siena Spa, al termine delle indagini condotte dal nucleo di polizia tributaria di Siena, coordinate dalla locale Procura della Repubblica. Sarebbero state riscontrate ipotesi di reato per bancarotta fraudolenta patrimoniale mediante distrazioni di denaro, bancarotta fraudolenta mediante false comunicazioni sociali e bancarotta fraudolenta per pagamenti preferenziali. Al presidente della società ora in fallimento sono stati contestati anche reati fiscali per dichiarazione fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti e omessi versamenti di imposte, nonché il reato di accesso abusivo al credito.
Il Qatar difende la scelta di regalare a Trump l'aereo presidenziale
Milano, 20 mag. (askanews) - Il primo ministro del Qatar ha difeso la decisione del suo paese di regalare al presiden...
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