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Israele, giura governo del compromesso che punta all'annessione

Milano, 14 mag. (askanews) - Dopo un anno e mezzo di paralisi

politica e tre elezioni, Israele spera che sia la volta buona. Il

nuovo governo giura questa sera e il Primo Ministro Benjamin

Netanyahu si assicura uno storico quinto mandato, grazie al

compromesso con Benny Gantz, già suo rivale.

Netanyahu e Gantz hanno annunciato il mese scorso che avrebbero

messo da parte le loro divergenze, per unire le forze e guidare

il Paese attraverso la crisi del coronavirus e le gravi ricadute

economiche. Nonostante le critiche, Gantz ha sostenuto che la

collaborazione con Netanyahu è l'unica via d'uscita dalla

prolungata situazione di stallo.

L'accordo prevede che Netanyahu serva come premier per i primi 18

mesi, poi sarà sostituito da Gantz per i successivi 18 mesi, con

i loro schieramenti che hanno un numero simile di ministri e un

potere di veto virtuale sulle decisioni importanti dell'altro.

Tra i temi già caldi, i piani per l'annessione di gran parte

della Cisgiordania già questa estate. Gantz afferma che sosterrà

tale mossa solo con il sostegno internazionale.

Intanto in questi 18 mesi Gantz sarà ministro della Difesa, con

il compagno di partito e militare in pensione Gabi Ashkenazi come

ministro degli Esteri. Il vice di Netanyahu al Likud, ministro

degli Esteri israeliano uscente Israel Katz, diventerà ministro

delle finanze. La coalizione includerà anche due partiti ebrei

ultraortodossi per raggiungere fino a 73 seggi sui 120 del

Parlamento, che verrà presideuto da Yariv Levin, forse il più

stretto alleato di Netanyahu.

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