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Lo storico dei Gulag Yuri Dimitriev finisce in una colonia penale

Mosca, 22 lug. (askanews) - Noto per le sue ricerche sulla repressione stalinista, lo storico russo Yuri Dmitriev è stato condannato a tre anni e mezzo di prigione dopo un controverso processo per "violenza sessuale".

Il tribunale di Petrozavodsk, capitale della Carelia, nel nord-ovest della Russia, lo ha giudicato colpevole e lo ha condannato a "tre anni e mezzo in una colonia penale". Ma è una "mezza vittoria" secondo il suo legale, Viktor Anoufriev:

"Io e il mio cliente consideriamo positivo il verdetto perché è molto importante per Yuri Dimitriev, per la tutela della sua vita. Se avesse preso 10 anni, potete facilmente immaginare che non l'avremmo più rivisto".

La procura aveva chiesto 15 anni di prigione. Tenendo conto del tempo di custodia cautelare già scontato, Dimitriev dovrebbe uscire di prigione a novembre.

La figlia Ekaterina Klodt: "Il mio più grande augurio ora: amerei davvero vedere mio padre e abbracciarlo. Spero di vederlo domani, ma sfortunatamente non potrò abbracciarlo".

Lo storico, 64 anni, ha passato circa 30 anni a raccogliere una lista di 40.000 nomi di persone deportate o uccise sotto Stalin in Carelia, regione russa al confine con la Finlandia. A capo del ramo locale dell'ong Memorial, specializzata nella documentazione dei crimini sovietici, è stato arrestato una prima volta nel 2016, accusato di avere realizzato immagini pornografiche della figlia adottiva. Assolto nell'aprile 2018, la Corte suprema della Carelia ha annullato questa decisione due mesi dopo e ordinato un secondo processo a porte chiuse, questa volta per "violenza a carattere sessuale su minore".

Secondo i sostenitori dello storico, con questa vicenda si è voluto prendere di mira il lavoro di Dmitriev sui Gulag.

"È grazie a Yuri Dimitriev che la gente forse comincia a risvegliarsi, a tornare sulle loro memorie storiche. È per questo che siamo qui", dice questa sostenitrice Loubov Rovnaia.

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