Firenze, 19 mar. (askanews) - Una riflessione sull'accessibilità dei musei e dei luoghi della cultura al tempo della pandemia, portata avanti attraverso un intervento monumentale di JR, uno degli artisti oggi più famosi al mondo - ma anche uno dei più impegnati dal punto di vista sociale - sulla facciata di Palazzo Strozzi a Firenze, dove è stata presentata la grande opera "La Ferita": un vero e proprio squarcio visivo di 28x33 metri che offre una prospettiva, tanto metaforica quanto puntuale, sul patrimonio artistico fiorentino, in una sorta di meditazione contemporanea sul passato della cultura.
Come sempre nella pratica di JR l'opera è pubblica, visibile da tutti, è un intervento nella città e per la città, che sottolinea il senso di comunità che il contemporaneo deve continuare a difendere e a ribadire. Nel caso di JR è una pratica che diventa essa stessa messaggio.
"Per me - ha detto l'artista in conferenza stampa - oggi è importante che le persone che camminano per strada, qualunque storia abbiano, guardino l'opera e diano ciascuno la propria interpretazione di quello che vedono. Tutti abbiamo una lettura differente e questo ci dà un'infinità di possibilità".
Per il direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, nella Ferita ci sono tutti gli elementi sociali e politici del lavoro di JR. "Uno dei più grandi artisti viventi - ha detto Galansino - che ha saputo parlare di problemi del presente, problemi importanti. Ha fatto la storia parlando sui muri di tutto il mondo, da Israele al Messico, dalle carceri americane alle banlieue parigine. Con la sua arte ha saputo far parlare i luoghi, i muri e mettere in contatto le persone".
In questo elemento processuale e sociale sta probabilmente il cuore del lavoro di JR in generale, che qui a Firenze di declina anche con una sorta di ossimoro visivo: da un lato la drammatica breccia nella parete, che rimanda alla pandemia, dall'altro la compostezza classica e armoniosa della cultura rinascimentale, che rimanda al valore dell'arte, soprattutto in tempi come questi. "Un artista - ha aggiunto JR parlando del momento di crisi sanitaria - deve sempre lavorare con le costrizioni, e in questo momento le costrizioni sono molto grandi, ma io lo vedo come una sfida. Comunque il mio lavoro è riunire la gente e penso che ci sarà ancora la possibilità di tornare ad avere contatto fisico e non solo virtuale".
L'installazione si inserisce all'interno di Palazzo Strozzi Future Art, nuovo programma nato dalla collaborazione con Andy Bianchedi in memoria di Hillary Merkus Recordati.