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Star del basket Usa si dichiara colpevole di spaccio in Russia

Roma, 8 lug. (askanews) - La superstar del basket americano, Brittney Griner, si è dichiarata colpevole (giovedì 7 luglio, ndr) di contrabbando di droga davanti a un tribunale russo, negando tuttavia di avere violato la legge russa in un caso che ha rinfuocato i già difficili rapporti tra Mosca e Washington. L'atleta della WNBA (Women's National Basketball Association) era stata arrestata a febbraio - all'aeroporto di Mosca con alcune cartucce di olio di hashish da vaporizzare - nei giorni precedenti all'invasione russa in Ucraina e mentre gli Stati Uniti e i loro alleati imponevano sanzioni senza precedenti alla Russia.

"Sono riuscita a parlare con la signora Griner in aula - ha detto ai giornalisti Elizabeth Rood, incaricata d'affari americana in Russia - ha detto che sta mangiando bene e riesce a leggere libri".

"E nonostante le circostanze sta bene. La cosa più importante, sono stata capace di condividere con la signora Griner una lettera del presidente Biden e la signora Griner è riuscita a leggere la lettera".

L'impegno degli Stati Uniti per riportare a casa la cestista più famosa al mondo è ai massimi livelli insomma. L'avvocato di Griner, Maria Blagovolina ha aggiunto:

"Speriamo ovviamente nella clemenza della corte".

Un giornalista le ha chiesto "perché?" "Viste le circostanze del caso, vista la personalità della nostra imputata. Riteniamo che la dichiarazione di colpevolezza venga presa in considerazione", ha sottolineato la legale, mentre l'atleta, 31 anni e 2.06 metri di altezza, rischia fino a 10 anni di carcere.

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