La Svizzera vuole bandire i simboli nazisti
Roma, 27 gen. (askanews) - É perfettamente legale esporre simboli nazisti in Svizzera nonostante lo sgomento che si prova nel vedere una grande bandiera con la swastika che sventola in un mercatino di oggettistica militare o uno stemma del Terzo Reich che viene venduto online. Le cose potrebbero tuttavia cambiare a Ginevra, uno dei 26 cantoni, dove un gruppo trasversale di deputati regionali intende modificare la costituzione per "proibire di esporre o indossare simboli nazisti, emblemi o qualsiasi altro oggetto nazista" in pubblico.
Il promotore della proposta di legge, deputato della destra populista, Thomas Blaesi, il cui nonno fu deportato nel campo di concentramento di Mauthausen:
"Il testo, che è stato steso assieme ad altri 18 deputati nel cantone di Ginevra, punta a istituire una norma che chieda al Consiglio di Stato prima di tutto di stabilire una politica contro il razzismo e l'anti-semitismo e un secondo paragrafo che chieda di proibire di indossare ed esporre i simboli nazisti, e allo stesso tempo conservando e preservando eccezioni come le produzioni cinematografiche, la necessità pedagogica e la necessità storica o il dovere della memoria", ha spiegato ad Afp.
La Giornata della memoria del 27 gennaio è il giorno chiesto simbolicamente per votare la proposta al Parlamento cantonale, la modifica dovrà poi essere approvata dal Parlamento svizzero a Berna e successivamente essere sottoposta a referendum a Ginevra.