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Schianto a Guidonia, la madre di una delle vittime: "Lo avevo sognato la notte precedente"

Alessandra Menzani
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Un sogno bruttissimo. Tragico, premonitore. È quello che ha fatto la madre di uno dei quattro ragazzi morti nel fatale sorpasso alla periferia di Roma, dove sono morti quattro diciottenni. La signora Elsa, la notte prima, aveva sognato la sua Ambra. Oggi la donna compie 40 anni, il compleanno più triste della sua vita. Quando il marito l'ha chiamata per dare la notizia che la figlia era morta, lei era già in preda al panico. "Stavo piangendo perché sognavo che Ambra e Jessica si erano improvvisamente allontanate da me", racconta, "che erano sparite. Ambra correva verso un' autostrada e io mi disperavo perché non la vedevo più e tutte quelle macchine erano pericolose". Lo riporta il Messaggero. Elsa, arrivata alla caserma di Tivoli, è stremata. Cerca di stare in piedi. Dice che aveva visto in sogno anche i poliziotti. "Ambra e Jessica erano indivisibili e io ho sognato che prendevo la macchina per accompagnare mia figlia dall' estetista, a Roma. Che passavamo a prendere anche Jessica. Una volta arrivate, scendiamo e facciamo per entrare in un posto". Prosegue mamma Elsa: "Ma davanti si è parato un poliziotto, con la divisa. Signora qua non è l' estetista, è per altre cose, non può passare. In quel momento Jessica spariva alla mia vista e pure Ambra si allontanava verso quella strada piena di macchine. Non le trovavo più, non riuscivo a raggiungerle e allora sono scoppiata in lacrime per l' angoscia". Un racconto che fa gelare il sangue nelle vene di chi lo ascolta.

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