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Milano: Giuseppe Caprotti sporge querela contro ignoti per stalking

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Milano, 19 nov. (Adnkronos) - Danneggiamenti reiterati alle vetture, tentativi di furto, tagli della recinzione e intrusione nella proprieta', incendi dolosi, danneggiamenti alle proprieta' e telefonate anonime ed intimidatorie. E' quanto ha subito Giuseppe Caprotti, figlio del patron dell'Esselunga Bernardo Caprotti, che ha presentato un atto formale di querela alla Procura della Repubblica di Milano "per il reato di cui all'articolo 660 codice penale (molestia e disturbo alle persone, ndr) e per ogni altra ipotesi delittuosa, ivi compresa quella prevista e punita all'articolo 612 bis (atti persecutori o stalking, ndr), con una pena che va dai 6 mesi ai 4 anni di reclusione". "Da mesi - prosegue la nota - Giuseppe Caprotti e' vittima di una serie di condotte poste in essere da ignoti ed in particolare di una moltitudine di episodi che inevitabilmente hanno finito per condizionare il normale svolgimento della vita quotidiana del medesimo, della sua famiglia e di altre persone ruotanti intorno allo stesso in qualita' di collaboratori professionali". "Tali comportamenti - prosegue il comunicato diffuso da Caprotti - gia' portati singolarmente all'attenzione dell'autorita' giudiziaria con 10 precedenti distinti atti di denuncia, hanno assunto nel tempo i caratteri di una molestia assillante che Giuseppe Caprotti vive in termini di forte e sempre piu' continua preoccupazione per se' e per la propria famiglia e con un senso di timore che ormai, attesa la loro frequente ripetizione nel tempo, oltrepassa il semplice disagio". (segue)

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