Roma, 11 mar. (Adnkronos Salute) - L'Asl Roma B smentisce l'esistenza di un 'caso Pertini' dopo la denuncia di una coppia che ha raccontato di essere stata lasciata senza assistenza durante un'interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) avvenuta nell'ospedale nel 2010. "La signora Valentina - afferma l'Asl - è stata seguita dal personale che ha l'obbligo dell'assistenza anche nel caso di obiezione di coscienza. Nel caso specifico due medici non obiettori che fanno parte dell'equipe istituzionalmente preposta all'Ivg". "Pur comprendendo il disagio - prosegue la nota - dovuto al lungo periodo di travaglio, si fa presente che la rapidità della fase espulsiva del feto, avvenuta nella stanza di degenza alle ore 3 della notte, è un evento assai comune per il periodo gestazionale". L'Asl ha provveduto a effettuare una verifica su quanto dichiarato dalla signora Valentina "che comunque è stata prontamente assistita ed avviata alla sala parto per il 'secondamento' (l'espulsione della placenta) e per le successive procedure previste nel post parto".