“È preoccupante quanto riportato dal quotidiano Die Welt, secondo cui l’Italia sarebbe stata esclusa, su richiesta del Partito Socialdemocratico tedesco (Spd), dalla bozza finale del contratto di coalizione del nuovo governo guidato da Friedrich Merz": lo scrive in una nota il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Tommaso Foti. Si tratta, continua il ministro, di "un documento che, nella versione iniziale, riconosceva la nostra Nazione come partner strategico della Germania, insieme a Francia, Polonia e altri Stati europei. Se fosse confermato che l’eliminazione del riferimento all’Italia è avvenuta su pressione della sinistra tedesca, saremmo di fronte a un atto gravissimo".
Secondo Foti, se la notizia venisse confermata, si parlerebbe di un "danno che non colpisce un governo, ma l’intera Nazione. Sconcerta il silenzio della solita sinistra anti italiana - che condivide con l’Spd la stessa famiglia politica europea - che, ancora una volta, anche fuori dai confini nazionali, si dimostra incapace di difendere il ruolo dell’Italia. Al di là dei singoli colori politici, chi ama l’Italia ha il dovere di fare fronte comune, pretendere rispetto e difendere con determinazione la dignità e l’interesse della nostra Nazione in Europa”.
Premier time, Giorgia Meloni: bordate a Green Deal e Germania
Alla Camera, dalle 16 di oggi, mercoledì 14 maggio, Giorgia Meloni risponde nel contesto del question time, ribat...Il riferimento di Foti è alla notizia riportata dal quotidiano tedesco Die Welt, secondo cui il passaggio sulla presenza dell'Italia, presente nella prima bozza dell'accordo di coalizione del governo tedesco guidato dal cancelliere Merz, sarebbe stato eliminato dal documento ufficiale su richiesta dell'Spd. Intanto, Merz è atteso nel fine settimana a Roma per l'insediamento di Papa Leone XIV. E approfitterà dell'occasione per incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella giornata di sabato 17 maggio.
"Merz e l'Ue - scrive Die Welt - puntano a una stretta collaborazione con l'Italia". Poi aggiunge: "Nelle prime bozze del contratto di coalizione, l'Italia era esplicitamente indicata come membro di un asse ampliato con Germania, Francia e Polonia". Nel testo finale del contratto di coalizione, tuttavia, l'Italia non è più menzionata. Secondo fonti del quotidiano, la rimozione sarebbe avvenuta su richiesta dell'Spd. "Diverse persone coinvolte nei negoziati europei - si legge nell'articolo - confermano che il passaggio sul ruolo dell'Italia era stato inserito dalla Cdu, ma cancellato su richiesta dei socialdemocratici".
"Quanto sta emergendo dalla stampa tedesca - ha commentato il capogruppo di Fdi alla Camera Galeazzo Bignami - necessita di un doveroso approfondimento: un episodio preoccupante che chiama in causa l'interesse nazionale". E ancora: "Un fatto grave, se confermato. Ciò che stupisce - e preoccupa - è l'assordante silenzio del Partito Democratico, che condivide con la Spd la stessa appartenenza politica europea. Nessuna presa di distanza, nessuna parola in difesa dell'Italia. Un atteggiamento che non può passare inosservato. L'azione del governo Meloni in questi anni ha rafforzato il nostro prestigio a livello internazionale con risultati concreti ed effettivi. Chi oggi cerca di lavorare contro l'Italia, si scontra con una nazione consapevole del proprio ruolo e pronta a difenderlo. Ed è doveroso che anche la sinistra, se davvero ha a cuore l'interesse nazionale, lo faccia con la stessa chiarezza".