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Fmi: Abbiamo sbagliato sulle politiche di austerità, hanno portato recessione

Christine Lagarde

Le scuse (tardive) del Fondo monetario internazionale: "Abbiamo sbagliato le stime sugli effetti negativi". Monti ko, mentre il Cav ci aveva visto lungo

Andrea Tempestini
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Sorry, we were wrong. Scusateci, ci siamo sbagliati. La firma in calce è quella del Fmi, il più autorevole organo economico mondiale. Arrivano le scuse, ma tanto il conto lo contiuermo a pagare noi. Di cosa si scusa, il Fondo Monterario Internazionale? Delle politiche economiche di austerità che, in collaborazione con la Bce e le autorità continentali, sono state imposte ai Paesi in crisi (tra cui ovviamente l'Italia). La signora Christine Lagarde, in un report dello scorso 11 gennaio che "casualmente" è passato sotto traccia, ammette che il Fmi ha completamente sbagliato le sue previsioni. Poi ha parlato il capo economista dell'organo, Olivier Blanchard: "Abbiamo sbagliato le stime sugli effetti negativi delle politiche di rigore chieste agli Stati con i conti pubblici non a posto; le politiche di rigore che abbiamo chiesto hanno prodotto la più grave crisi recessiva che si ricordi. E ora dobbiamo rimediare". Promossi e bocciati - Intanto, in Italia, abbiamo appena chiuso (o meglio, quasi chiuso) la funesta parentesi del governo tecnico: dodici mesi di tasse e di austerità. Arrivano le scuse del Fmi, ma i balzelli e la povertà non ce la toglie più nessuno. Ci si può togliere solo una piccola soddisfazione. Le parole del Fondo, infatti, risultano come una sonora bocciatura (l'ennesima) per il Professor Mario Monti e per il suo piano di sole lacrime e solo sangue: dopo la scomunica di Bankitalia, della stampa (ex) amica e soprattutto di tutti gli indicatori economici, il Tecnico viene rigettato anche dal Fmi. E, parimenti, la presa di posizione del Fondo monetario promuove Silvio Berlusconi, che da mesi sostiene che le politiche di austerità di Monti abbiano condannato il Paese a un'oscura recessione.

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