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Fate attenzione a queste 10 banche: la (definitiva) classifica della Bocconi

Andrea Tempestini
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L'inizio di questo 2016, e soprattutto la scorsa settimana, sono stati da "tempesta perfetta" in Borsa. Certo, c'entrano le congiunture internazionali, ma in Italia, a differenza che nel resto del mondo, ad essere colpite sono state le banche. Le ragioni dell'attacco sono molteplici, dai campanelli d'allarme suonati dalla Bce e fino al bail-in recentemente introdotto. I dubbi, dunque, sono d'obbligo: ma le nostre banche sono davvero così deboli? Una risposta al quesito ha provato a fornirla il Corriere Economia con un'indagine condotta dall'Università Bocconi appositamente per l'inserto. Obiettivo della ricerca, individuare gli istituti più solidi, ma anche più convenienti (né la patrimonializzazione né un listino prezzi basso, da soli, possono bastare per orientare la scelta dei consumatori). Nel dettaglio, per individuare le "good bank", sono stati utilizzati sette indici: tre relativi alla patrimonializzazione; uno di redditività sul totale attivo; l'andamento in Borsa nel 2015; infine i due Isc, l'indicatore sintetico del costo annuo che dà un prezzo di riferimento del conto corrente. Spazio, dunque, alla classifica delle migliori banche. Secondo la ricerca del Coreconomia e Bocconi, in base ai sette indici, la migliore banca risulta essere Intesa Sanpaolo, con un punteggio complessivo di 114 punti. Quindi Ubi Banca a 111 punti e a chiudere il podio Banco Popolare e Credem, entrambe a 101 punti. La top ten prosegue con Bpm (95), Mps, (85 punti, dunque neppure troppo debole, almeno secondo la ricerca), Bper (85), Credito Valtellinese (80), Banca Carige (71) e dunque Unicredit, a 81 punti.

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