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Infortuni: Zaia, piano d'azione comune per contrastare 'bollettino di guerra'

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Venezia, 21 mag. (AdnKronos) - Controlli più frequenti nelle aziende da parte dei Servizi di prevenzione igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, interventi ‘educativi' degli ispettori Spisal più che repressivi, un filo diretto tra Spisal e rappresentanti sindacali della sicurezza, più formazione per i lavoratori e gli imprenditori, maggiori investimenti nella salute e nella sicurezza dei luoghi di lavoro sia nella contrattazione aziendale e territoriale sia nella tecnologia, che può essere una preziosa ‘alleata' per evitare l'uso improprio di macchine e attrezzature, un monitoraggio sincronizzato e costante degli incidenti e delle loro dinamiche delle cause, perché solo così si riesce ad intervenire in modo adeguato: sono alcune delle proposte emerse oggi al tavolo istituzionale, convocato dal presidente della Regione Veneto, a palazzo Balbi, su prevenzione e contrasto agli incidenti nei luoghi di lavoro. “Il Veneto non è all'anno zero in tema di salute e sicurezza sul lavoro, gli infortuni sul lavoro sono scesi dai 70.961 dei primi anni Duemila ai 34.674 del 2016 – ha ricordato il presidente del Veneto Luca Zaia – ma gli ultimi gravi casi di cronaca ci impongono di non abbassare la guardia. Siamo di fronte ad un vero e proprio ‘bollettino di guerra': 170 morti sul lavoro dal 2015 ad oggi, già 24 dall'inizio dell'anno sino a metà maggio, di cui quasi metà tra agricoltura ed edilizia. Con un tasso di 18,87 incidenti per mille lavoratori nell'ultimo triennio il Veneto è alle spalle di altre regioni ad alta densità aziendale come l'Emilia Romagna, l'Umbria e la Toscana; ma supera di due punti la media nazionale. La sicurezza sul lavoro è un tema di civiltà che non può lasciare nessuno indifferente: in gioco c'è il valore del lavoro e dei lavoratori. Investire in sicurezza vuol dire dare dignità alle persone che lavorano e rendere più efficiente l'intero sistema economico”. “Dagli ‘stati generali' del mondo del lavoro – ha sottolineato - mi aspetto proposte utili e indicazioni per elaborare un piano di azione sistematico e coordinato, da condividere a ogni livello, tra istituzioni pubbliche e servizi, sindacati, associazioni datoriali e di categoria, autonomie locali”.

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