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Europee 2024, cala la mannaia della Cassazione: ecco quale partito viene escluso

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Respinto il ricorso del Partito animalista-Italexit per l'Italia, che aveva presentato le proprie liste per le europee senza firme nelle circoscrizioni nordest e centro. Lo ha deciso l'ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione. Il partito aveva fatto affidamento al fatto che nel simbolo ci fosse un collegamento con gli olandesi del Partij voor de Dieren e con i tedeschi del Partei Mensch Umwelt Tierschutz. Un collegamento a quanto pare non ritenuto sufficiente dalla Suprema Corte per ottenere l'esenzione dall'obbligo di presentare 15mila firme per ogni circoscrizione. 

La decisione della Cassazione, dunque, esclude il Partito Animalista-Italexit per l'Italia dalla corsa alle europee: la forza politica non sarà presente sulle schede elettorali delle circoscrizioni centro e nordest. Al contrario, sono state già ammesse dalla Corte d'Appello di Napoli le liste per la circoscrizione sud.

 

 

 

È stato accolto dall'ufficio elettorale della Cassazione, invece, il ricorso presentato da Alternativa Popolare, la cui lista è stata quindi riammessa a partecipare alle europee anche nella Circoscrizione Centro. "Importante è che si sia ristabilito l'ordine - ha commentato Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e segretario nazionale di Alternativa popolare -. Ap è l'unica che da mesi diceva che la nostra lista fosse lecita, in quanto accreditati dal Ppe. E quindi Ap entrava in campo perché trainata dal Ppe. La legge era molto chiara, mi fa piacere che ieri la Cassazione abbia per la circoscrizione centrale confermato quanto detto. Ritengo che le circoscrizione di Venezia Milano e Palermo dovranno adattarsi a quanto dice Roma". 

 

 

 

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