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Difesa, Pinotti sfida Obama: "Avanti coi tagli"

Nicoletta Orlandi Posti
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Militari, state sereni. La rassicurazione (se così si può dire) arriva dal ministro della Difesa Roberta Pinotti durante la cerimonia per il 91° anniversario della fondazione dell'Aeronautica. "Il governo - ha spiegato -, e lo ha detto anche ieri Renzi anche al presidente Obama, quando parla delle forze armate e della necessità che l'Italia continui a svolgere nel mondo il ruolo che ha svolto non può fare nessun passo indietro". Riduzione degli aerei "cattivi" - Le preoccupazioni degli uomini in divisa derivano dalla mannaia della spending review che incombe anche sulle forze armate, ma il ministro che, nei giorni scorsi aveva annunciato che sugli F35 "è pensabile una riduzione", ha voluto spiegare il senso dei tagli. "Il senso della spending review", ha detto il ministro della Difesa, "è rendere la spesa pubblica più efficace ed evitare che ci siano sprechi in tutte le amministrazioni. Noi abbiamo bisogno anche di coinvolgere l'opinione pubblica affinchè non si parli solo di un sistema d'armi e di un aereo che è diventato 'il cattivo' e affinchè si capisca che una forza armata bilanciata risponde a un sistema di sicurezza". Per questo, ha aggiunto, "faremo un Libro Bianco della difesa: abbiamo bisogno di capire le minacce, i rischi e le risposte da dare". "Non quindi - ha concluso - un elencazione di cose da fare ma un documento teso alla riorganizzazione delle forze armate per renderle più efficaci nei confronti delle reali minacce che oggi e in prospettiva incombono sull'Italia e sull'Europa, al fine di garantire al Paese la sicurezza". Obama dixit - Quanto alla sospensione dell'acquisto degli F35, Matteo Renzi nei giorni scorsi aveva avallato l'annuncio della Pinotti: "Il ministro ha ragione a dire che risparmieremo molti soldi dalla Difesa: 3 miliardi di euro, non tutti dagli F-35, ma dal recupero delle caserme e dalla riorganizzazione delle strutture militari. Sugli F35 continuiamo con i programmi internazionali e una forte aeronautica ma quel programma sarà rivisto". Ma dopo l'incontro con Obama, durante il quale il presidente degli Stati Uniti ha chiesto all'Italia prosegua nel suo impegno militare all'interno della Nato niente sembra così sicuro. Tanto è vero che da Sel e dal Movimento Cinque Stelle hanno già cominciato a tirargli la giacchetta. Nelle stesse ore in cui Pinotti rassicurava i militari, sul blog di Beppe Grillo, arriva un attacco al governo Renzi: Obama "viene qua a contrabbandare la sua economia e noi tutti zitti, tutti niente". E ancora: "Obama viene in Italia e va dal Papa per farsi due foto, viene qui perché si è preoccupato della nostra riduzione delle spese militari degli F35".

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