In dodici punti la riforma della scuola

di Matteo Legnanidomenica 17 maggio 2015
In dodici punti la riforma della scuola
2' di lettura

Ecco in 12 punti la riforma della scuola voluta dal governo renzi e duramente contestata dai sindacati: Precari - Un piano per assumere 150 mila  docenti a settembre 2015 e chiudere le Gradua torie ad Esaurimento. Concorso - 40 mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e  il 2019. D’ora in avanti si diventerà docenti di ruolo  solo per concorso, come previsto dalla Costituzio ne. Mai più ‘liste d’attesa’ che durano decenni. Supplenze - Garantire alle scuole, grazie al Piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre  vacanti, tempo pieno e supplenze, dando agli studenti la continuità didattica a cui hanno diritto. Valutazione e merito - Scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 prof. su 3 avranno  in busta paga 60 euro netti al mese in più grazie  ad una carriera che premierà qualità del lavoro  in classe, formazione e contributo al migliora mento della scuola. Dal 2015 ogni scuola pubblicherà il proprio Rapporto di Autovalutazione e  un progetto di miglioramento. Formazione - Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione attraverso lo scambio fra pari. Per valorizzare i nuovi  Don Milani, Montessori e Malaguzzi. Profili online -  Online dal 2015 i dati di ogni scuola (budget,  valutazione, progetti finanziati) e un registro  nazionale dei docenti per aiutare i presidi a migliorare la propria squadra e l’offerta formativa. Sblocca scuola - Coinvolgimento di presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche più gravose per la scuola. Scuola digitale - Piani di co-investimento per portare a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi. Disegnare insieme i nuovi servizi digitali per la scuola, per  aumentarne la trasparenza e diminuirne i costi. Cultura e sport - Portare Musica e Sport nella scuola primaria e  più Storia dell’Arte nelle secondarie. Nuove alfabetizzazioni - Rafforzamento del piano formativo per le lingue  straniere, a partire dai 6 anni. Competenze digitali: coding e pensiero computazionale nella primaria e piano “Digital Makers” nella secondaria. Diffusione dello studio dei principi dell’Economia in tutte le secondarie. Lavoro - Alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l’anno, estensione dell’impresa didattica, potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale. La scuola per tutti - Stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell’Of ferta Formativa (MOF), renderne trasparente l’utilizzo e legarlo agli obiettivi di miglioramento delle scuole. Attrarre risorse private (singoli cittadini, fondazioni, imprese), attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche

ti potrebbero interessare

altri articoli di Italia