"Incentivi" al cittadino modello:basta con le multe, ecco i premi

Il progetto parte dalla raccolta differenziata: "Ricicli bene? Ecco il buono sconto". Poi gli abbonamenti dei bus e le biciclette in regalo
di Eleonora Tesconidomenica 15 settembre 2013
Raccolta differenziata

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2' di lettura

Parcheggi la macchina in doppia fila? Scatta la multa. Non lasci il posto a un anziano sull'autobus? Ecco il monito. Ora basta. Dal bastone si passa alla carota. Non più solo multe o punizioni per far rispettare le leggi. Come scrive Repubblica nell'edizione di mercoledì 11 settembre, i comuni da Trento a Crotone cambiano strategia e decidono di premiare i comportamenti corretti. La parola d'ordine? "Think pink", pensa "rosa", pensa positivo. Adesso si punta su vere e proprie ricompense per convincere gli abitanti a diventare "cittadini modello". Premi, sconti, riduzioni delle tasse, buoni alimentari, biciclette in regalo, abbonamenti bus o palestra, quando si parcheggia in modo corretto, si evita l'evasione fiscale, si raccolgono i bisognini degli amici a quattro zampe e, soprattutto, si riciclano i rifiuti. A dare l'avvio a questo progetto è stata proprio la raccolta differenziata. Il progetto - Da nord a sud, dal Trentino alla Sicilia, per convincere i cittadini a "riclicare", imparando a dividere con cura la plastica dal vetro, l'uimido dal secco, i comuni si sono impegnati nel realizzare diverse iniziative: dai concorsi a premi alle riduzione delle tasse. Qualche esempio? A Cisterna di Latina, Casalecchio o Sorrento si consegnano buoni sconto ai cittadini che "non sgarrano" la raccolta differrenziata; a Trieste si sta addirittura pensando di regalare biciclette. In un piccolo comune del vicentino, Arzignano, per convincere gli abitanti a fare sport e dimenticare l'auto, vengono dispensati abbondanmenti palestra e city bike a tre fortunati estratti a sorte tra i molti che optano per la bicicletta per raggiungere i posti di lavoro o la scuola. A Foggia, vengono premiati i nonni ormai in pensione che fanno i vigili davanti alle scuole. "Perché le punizioni da sole non servono, aiutano i buoni esempi che portano al vivere civile, trasformando in luogo sorridente la città", ha dichiarato Michelangelo Marchesi, assessore alla mobilità di Trento, che segue da anni questo progetto.

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