Battiato: "La destra è inumana. Quante tr... in Parlamento"

Raffica d'insulti da parte del cantautore: "Chi ha votato Maroni è un ignorante". Però gli piacciono i soldi di destra: nel 2003 cantò per Fiorito
di Sebastiano Solanodomenica 31 marzo 2013
Franco Battiato

Franco Battiato

3' di lettura

A Franco Battiato la politica deve aver dato alla testa. La spocchia e l'aria di superiorità del cantante di sinistra entrato a Palazzo dei Normanni, però, hanno superato i limiti della tollerabilità. Intervenendo oggi, martedì 26 marzo, al Parlamento europeo per promuovere il turismo in Sicilia, il cantautore ha ricoperto di fango milioni d'italiani: "In Italia si sta avverando una profezia biblica. Parliamo la stessa lingua ma non ci intendiamo. Ognuno è artefice del proprio destino, questa Italia così fa schifo". Perché fa schifo? Semplice, perché milioni di persone hanno votato il Pdl di Silvio Berlusconi. "Quante troie in Parlamento" - Ma questo non è niente se paragonato a quello che il cantautore ha riferito nei confronti dei parlamentari. Donne, ma non solo. Un crescendo rossiniano d'insulti agli azzurri da fare invidia al turpiloquio di Vittorio Sgarbi. "Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa, aprano un casino". Eccolo, il "pensiero politico" del cantante radical-chic, emblema di quel mondo della cultura e dello spettacolo che sbanda a sinistra e, senza remore, dà della "troia" a chi non la pensa come lui. "Da lui parole volgari e insultanti per le donne", l'ha redarguito il presidente della Camera Laura Boldrini. E Battiato, ecumenico: "Non volevo offendere, mi riferivo alla prostituzione sia maschile sia femminile...". Anche Daniela Santnchè ha reagito duramente alle parole di Battiato: "Le oltraggiose e indegne parole rivolte dal neo assessore alla Cultura della Regione Sicilia, Battiato, alle parlamentari italiane nulla hanno a che fare con la cultura ma sono figlie solo di un’ignoranza becera senza confini. Torni a fare il cantautore Battiato che gli riesce meglio essendosi dimostrato, senza appello, assolutamente inadeguato alla carica istituzionale che gli e’ stata affidata”. Battiato 2003 vs Battiato 2013 - A Parigi, pochi giorni fa, a margine di un concerto ha detto: "La destra italiana è una cosa che non appartiene agli esseri umani". Eppure i soldi della destra appartengono agli esseri umani: il cantautore siciliano, infatti, prese un bel cachet per una serata ad Anagni, cittadina laziale, allora amministrata da Franco Fiorito, "Er Batman", simbolo incarnato degli scandali sull'utilizzo dei fondi pubblici nella regione Lazio. Si tratta solo di un episodio? Non proprio. Sempre in quei mesi, Battiato cantò alla festa di Alleanza Nazionale e, a chi lo accusava di essere un voltagabbana rispondeva: "Vado a cantare il mio repertorio (lo stesso che canto in tutte le occasioni) davanti a un pubblico che non va discriminato. Non sono solito chiedere la tessera di partito a chi viene ai miei concerti". Parole condivisibile, da vero democratico, su cui però il Battiato del 2013 non si trova molto d'accordo. Fa un certo effetto che in due occasini distinte abbia cantato per una platea di subumani. I lombardi sono ignoranti - Battiato continua poi la sagra dell'insulto spostando il fuoco sulla Lombardia, dove la vittoria di Roberto Maroni a suo parere è frutto dell'ignoranza dei provinciali. Parlando delle ultime regionali, dove si sono imposti Bobo e il Pdl, l'assessore di Crocetta, intervistato da Il Fatto Quotidiano, ha dichiarato: "A Milano ha vinto Ambrosoli, è la provincia a essere ancora ignorante". Il giornalista prova ad esrimere qualche dubbio sull'analisi politica di Battiato, e chiede: "E se invece che ignoranti volessero semplicemente indietro l'Imu?". Poco cambia per il cantautore: "Ecco, sono ignoranti. Perché l'Imu l'ha votata anche Berlusconi e non avrebbe nessun modo per restituirla. Ma se ascoltano solo le informazioni veicolate dalle sue tv non miglioreremo". Battiato, ovvero la presunta superiorità antropologica della sinistra.

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