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Libero chiede a Fini chi paga per la scorta, lui ci querela

Giulio Bucchi
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Gianfranco Fini querela Libero. Sialza il polverone dopo l'articolo di sabato a firma Barbara Romano, in cui abbiamo sottolineato come il presidente della Camera abbia prenotato nove stanze di albergo ad Orbetello destinate alla sua scorta, per una spesa complessiva di 80mila euro. Chi paga? E' stata la nostra domanda. Ed è la domanda che si pone ora anche il Viminale, in via ufficiale, con il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri che ha chiesto una "approfondita relazione" al capo della polizia "sulle modalità di sicurezza predisposte" per Fini.  Lo scandalo balneare - A destare particolare scandalo nella vicenda è il fatto che le camere d'albergo sono state prenotate per tutto il periodo estivo, dal 1 luglio al 15 settembre e che sia stata prenotata una camera per ogni uomo della scorta, quando plausibilmente i nove agenti incaricati della sicurezza del presidente della Camera non saranno mai tutti presenti contemporaneamente a Orbetello. Inoltre finora il presidente della Camera non ha trascorso più di una ventina di notti al mare con la famiglia, quindi le camere pagate per gli agenti di scorta sono rimaste deserte (e la spesa del contribuente inutile) finora per una trentina di notti. Dalla casa di Montecarlo girata al cognato alle immersioni in acque protette, questo non è certo l'unico scandalo balneare che riguarda Fini. E c'è da supporre che se l'avventura politica di Gianfry continuerà, non sarà neanche l'ultimo. La replica di Fini – A fronte di tutto questo la tattica di Fini è sempre la stessa (già sperimaentata nella vicenda della casa di Montecarlo lasciata in eredità da una militante ad An e poi finita nella disponibilità di Giancarlo Tulliani, cognato di Fini e quindi svenduta plausibilmente al medesimo Tulliani attraverso una serie di società off shore con sede nei Caraibi): fare spallucce e fingere che non vi sia nulla di strano. "Le modalità per garantire la sicurezza della mia persona in ragione della carica istituzionale ricoperta sono decise autonomamente dai competenti organismi del ministero degli Interni, anche in base a norme di legge - risponde il presidente della Camera -. Dal giorno in cui sono stato eletto Presidente della Camera ad oggi non ho mai chiesto, né tanto meno ho mai usufruito di servizi diversi, e men che meno privilegiati e di favore, rispetto a quelli decisi in base alle loro valutazioni dagli uffici della Polizia di Stato a ciò preposti. Ho preventivamente informato di questa nota il ministro degli Interni, dottoressa Cancellieri, che ringrazio per la sensibilità dimostrata, e ho dato mandato, a tutela della mia onorabilità, di adire le vie legali nei confronti di Libero".

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