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Sondaggio Emg: cala il Pd, tiene Forza Italia, bene Fdi-An

Andrea Tempestini
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Il consueto sondaggio del lunedì di Enrico Mentana, complice la Pasquetta, slitta al martedì. Un'ultima rilevazione, quella di Emg per il TgLa7, che offre molteplici spunti interessanti. Un dato su tutti: nonostante gli 80 euro e nonostante l'infinita sequela di promesse, dopo diverse settimane di ascesa, perde quota il Partito democratico, che cala dello 0,6% al 33,8 per cento. In parallelo, scende per la prima volta dal suo arrivo a Palazzo Chigi anche la fiducia nel premier, Matteo Renzi, che passa al 44%, in flessione di 1 punto percentuale. Grillini e azzurri - Il Pd resta dunque primo partito con un significativo margine di vantaggio sul Movimento 5 Stelle, dato al 23,4% e in crescita dello 0,5 per cento. Forza Italia morta? Non proprio. Lo dicono i numeri: gli azzurri sono al 20,3%, stabili rispetto alla precedente rilevazione. Un dato che però ancora non risente degli effetti dell'impegno di Silvio Berlusconi (toghe permettendo) nella campagna elettorale per le Europee (si vota il 25 maggio): il Cav, infatti, ha appena annunciato il suo ritorno in televisione dopo 14 mesi, e giovedì sera sarà ospite di Bruno Vespa negli studi di Porta a Porta. Altre formazioni - Tra gli altri partiti, tiene l'asse Ncd-Udc, dato al 4,9% e in calo dello 0,3 per cento. La Lega Nord, in calo dello 0,2%, viene data al 4,4 per cento. Buono il dato della rossissima lista Tsipras, quotata al 4% tondo tondo e in ascesa di 0,6 punti percentuali. Continua la cavalcata di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, oggi in crescita dello 0,2% al 3,7% e a un passo dal superare la soglia di sbarramento per entrare al Parlamento europeo (fissata al 4%). Quindi Scelta europea, stabile al 2,5%, i Verdi (riammessi) allo 0,7% e in calo dello 0,1%, l'Idv allo 0,7% in crescita dello 0,1 per cento. Gli altri partiti collezionano l'1,6%, in calo dello 0,2 per cento. Enorme la platea degli astenuti, al 33,6% e in crescita dell'1,4%; gli indecisi stanno al 19,5% (in calo del 3,2%) mentre l'1% del campione annuncia di voler votare scheda bianca (in calo dello 0,4 per cento).

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