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Silvio Berlusconi: "Il leader di Forza Italia resto io. Lasciate stare i miei figli"

Ignazio Stagno
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Dentro Forza Italia è arrivato il momento del faccia a faccia. Quella di oggi non è stata una resa dei conti, ma un'analisi fredda sul risultato elettorale. L'ufficio di presidenza di Forza Italia riunitosi questo pomeriggio nella sede del partito a Roma a piazza San Lorenzo in Lucina è stata una tappa obbligata del post voto. Gli azzurri e il Cav hanno provato a capire cosa non ha funzionato in questa campagna elettorale e soprattutto hanno cercato di tracciare una strada per il futuro del partito. L'analisi del voto - Silvio Berlusconi ha partecipato al vertice e ha chiarito alcuni punti: "I motivi della percentuale ottenuta da Forza Italia vanno cercati nella campagna elettorale a ranghi ristretti che ha dovuto condurre, di fatto - è l'opinione dell'ex premier - la mia è stata una mancata presenza alla campagna elettorale, a causa delle restrizioni volute dal Tribunale di sorveglianza di Milano". Tra i motivi del risultato non esaltante degli azzurri, per Berlusconi anche gli attacchi subiti da Ncd e i casi giudiziari che hanno coinvolto ex esponenti del partito, come Scajola, Dell'Utri e la vicenda Expo. I figli - Poi sul futuro del partito chiarisce un punto che aveva già sottolineato sua figlia Marina ieri, martedì 27 maggio: "I figli restano fuori dalla politica". "Per favore non parliamo più dei miei figli, basta tirarli in ballo. Il leader di Forza Italia sono io e resto io a guidare il partito. La questione della successione dei miei figli è quindi una questione chiusa", ha affermato il premier. Asse con la Lega - Poi ha sottolineato come sia positivo il nuovo asse con la Lega Nord di Matteo Slavini.  Al comitato di presidenza di Forza Italia ribadisce l'intenzione di voler costruire una nuova coalizione di centrodestra e di guardare all'alleanza alla Lega. E di fatti annuncia che domani farà una conferenza stampa alla Camera con Matteo Salvini per annunciare la firma sui loro referendum. Riunire i moderati (ma non tutti) - Poi il Cav ha parlato di una futura coalizione di centrodestra: "Dobbiamo credere nell'unità del centrodestra, dobbiamo unire i liberali e i moderati e rifare una coalizione di centrodestra, ma non con tutti e non ad ogni costo". Il Cav parla anche del M5S e invita gli azzurri a ignorare i grillini: "Non cadiamo nelle loro provocazioni, abbassiamo i toni e ignoriamoli". Silvio poi fa un appello ai parlamentari azzurri affinchè si diano da fare sul territorio per raccogliere fondi, le casse sono vuote, siamo con l'acqua alla gola, avrebbe detto secondo quanto riferito. L'ex premier poi avrebbe ribadito le sue criticità nei confronti della legge sull'abolizione al finanziamento pubblico ai partiti, una legge - a suo dire - fatta dalla sinistra contro Forza Italia. Infine arriva un'apertura sulle primarie: "Si faranno ma di coalizione, non ci saranno primarie dentro il partito". 

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