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Pd, denuncia al congresso di Napoli: "Tra gli iscritti persone nate nel 2024"

Giovanni Ruggiero
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Quando si tratta di congressi del Partito democratico a Napoli, la realtà supera sempre di gran lunga ogni più fervida fantasia. I dem sono chiamati alla conta dei tesserati per rinnovare gli organi provinciali sotto il Vesuvio, ma non mancano le polemiche ferocissime su come gli elenchi degli iscritti siano infarciti di gente che proprio non avrebbe nessun diritto al voto. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, il candidato alla segreteria provinciale Nicola Oddati ha denunciato come, sul totale di 29.900 tesserati Dem tra il 2016 e il 2017, ben 10mila non hanno una data di nascita nota ai registri del partito. 150 poi sono riportati due volte, in due differenti circoli. Esistono anche 101 totalmente sconosciuti, nessuna generalità, ma in qualche modo rilevati come esistenti: " 32 sono iscritti futuri, nati nel 2024. Per ora però non possono votare. 47 sono dispersi - ha aggiunto Oddati - cioè c'erano nella platea 2016 ma sono stati cancellati. 2000 sono senza indirizzo". Il polverone sollevato in conferenza stampa non risparmia neanche il movimento dei Giovani democratici: "1260 hanno più di 30 anni (quando il limite è a 29), uno ha 67 anni. Infine ci sono 30 ultracentenari, soprattutto a Caivano". Oddati non ha nessuna intenzione di portare i faldoni degli iscritti Pd in procura, ma invita almeno a darsi tutti una calmata: "Questo è un congresso nelle mani di un paio di persone. Non è regolare, è un congresso truccato non ci sono le condizioni per farlo". Contro Oddati si è scatenata una valanga di smetite da altri dirigenti campani del Pd, compresi i vertici del giovani dem. Ma la polemica è destinata a vivere almeno fino al voto del congresso. 

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