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Lombardia: Gori contro ospedale Pavia, a me impedito incontro a Sondalo

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Milano, 18 gen. (AdnKronos) - "A Sondalo no, a Pavia invece sì, anzi, per il candidato del centrodestra il direttore generale del San Matteo convoca tutti i primari". Lo dichiara il candidato alla presidenza della Regione Lombardia Giorgio Gori a commento della lettera che sarebbe stata inviata dal San Matteo di Pavia ai primari dell'ospedale per invitarli a un incontro con il candidato del centrodestra Attilio Fontana. "A Sondalo, dove il 12 di dicembre scorso il sindaco aveva previsto una mia rapida visita all'ospedale, il direttore generale mi aveva impedito l'accesso alla struttura (e persino all'adiacente museo del sanatorio). Era un ordine dell'assessore regionale Gallera, che il giorno dopo aveva così risposto alle polemiche dicendo che 'l'ospedale è un luogo dove si curano i malati, non dove si fanno passerelle'. A Pavia, invece, è lo stesso direttore generale, notoriamente in quota Lega, a promuovere un incontro di campagna elettorale, in orario di lavoro, con il candidato presidente di centrodestra e a scrivere ai primari per invitarli", sostiene Gori. "Io rivendico il diritto dei candidati di incontrare i direttori generali, nominati dalla Regione, per parlare delle loro strutture e conoscerne i problemi, ma qui siamo di fronte a un uso improprio dei vertici della sanità lombarda". Un fatto "grave che l'assessore ha il dovere di spiegare. Se poi dovessimo immaginare che questa possibilità venga data a tutti i candidati, in tutti gli ospedali della Lombardia, dovremmo distrarre dal lavoro medici per ore e ore, tenendoli lontani dai malati. Mi auguro che l'assessore Gallera intervenga, e che inviti i direttori generali, a partire da quello di Pavia, a convocare i dirigenti medici solo per questioni che riguardano il loro lavoro, ovvero la salute dei lombardi", conclude Gori.

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