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Alessandra Ghisleri, il sondaggio a sorpresa: il trionfo di Giorgia Meloni

Giulio Bucchi
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Sorpresa: il 67,75% degli elettori del partito di Giorgia Meloni è gay friendly. Nel centrodestra è il più sensibile ai diritti degli omosessuali. Mentre una lista gay, creata ex novo, riscuoterebbe, tra tutti gli elettori, il 6,2% dei consensi. Ben più dei cespugli centristi e quasi quanto è quotata la lista di Piero Grasso. Sono alcuni dei risultati emersi da un sondaggio fatto da Euromedia Research, la società di Alessandra Ghisleri, e commissionato da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, in vista delle prossime elezioni. Dalla ricerca, presentata oggi alla Camera dei deputati, risulta che ben il 65,1% degli elettori è favorevole a una legge contro l'omofobia. Ma il dato più interessante è la trasversalità del voto gay o comunque di un'opinione a favore delle battaglie storiche del movimento omosessuale. Nel centrodestra è Fratelli D'Italia il partito con più elettori che hanno espresso opinioni di vicinanza alle persone gay e alle loro battaglie (67.7%). E più della metà dei supporter della Meloni (58%) è favorevole a strutture di aiuto per persone lesbiche e gay. Per approfondire leggi anche: "Se non fosse ridicolo...", la Meloni umilia Di Maio Nel dettaglio, risulta essere ampiamente maggioritaria, negli elettori di tutti gli orientamenti politici, la legge contro l'omofobia: sono a favore il 65,1% degli intervistati, in testa c'è chi vota Liberi e Uguali (85,3%), seguono gli elettori di Pd (75%), M5S (72,3%) e il centrodestra (sopra il 60%). Rimanendo nella coalizione di centrodestra, se in cima alla classifica di chi si dice a favore dei diritti per le persone gay ci sono gli elettori di Fdi (67,7%), subito dopo ci sono quelli di Fi (56,75%) e quasi la metà dei leghisti (48,9%). In tutto, per il centrodestra, siamo al 69%. Solo sette punti in più nel Pd (76,25%). Ma a battere i dem, nella sensibilità su questi temi, sono il M5S (79,6%) e LeU, il partito guidato da Grasso (85,3%). Una classifica che si ripete anche nelle altre domande (favorevoli o no a misure contro il bullismo, a centri antiviolenza). Cala, invece, il consenso di fronte al matrimonio gay: solo la metà degli elettori del centrodestra è d'accordo. I più favorevoli, in questo caso, sono gli elettori di Fi (31,7%), seguiti da Lega (29,3%) e FdI (29%). Nel Pd si arriva al 63%, in LeU al 68,4%, mentre nel M5S la percentuale cala al 55,9%. Se si guarda alla distribuzione geografica è il Nord Est il territorio più gay friendly. Qui, infatti, il 72,4% è a favore della legge conto l'omofobia e il 73% è per introdurre azioni nelle scuole contro il bullismo verso gay e lesbiche. Interessante anche la risposta alla domanda riguardo una possibile nascita di una Lista Gay: la guarderebbe con interesse il 27,3% degli intervistati e la voterebbe ben il 6,2%. Del resto, il potenziale bacino è notevole: prendendo in esame il campione degli intervistati, ben il 12,8% si è dichiarato omosessuale. Secondo Alessandra Ghisleri i potenziali elettori di una lista gay potrebbero arrivare al 16%. Ma che risultato farebbe una lista gay se si alleasse con uno degli schieramenti esistenti? Il migliore, secondo il sondaggio, verrebbe da un'alleanza con il M5S, dove arriverebbe al 4%. Con il Pd al 3%, il 2,1% con Leu, l'1,9% con il centrodestra, 1,6% senza coalizione. di Elisa Calessi

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