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"Se Salvini fallisce, ci resta da fare solo una cosa". La Russa, la mossa estrema sul governo

Giovanni Ruggiero
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Ignazio La Russa prova a fare il pompiere sui retroscena che descrivono i leader del centrodestra ai ferri corti dopo il 4 marzo. Anzi si lancia anche in una spinta di ottimismo, ribadendo l'intenzione di andare al governo con Matteo Salvini nel ruolo di premier. Proprio Salvini resta il punto di unità che l'ex ministro prova a ostentare in un'intervista alla Stampa: "Siamo stati subito d'accordo che tocchi a lui, compreso Berlusconi". Per approfondire leggi anche: La Russa, la proposta bomba sulla Meloni: "Facciamola presidente della Camera" Le divisioni nel centrodestra però cominciano un attimo dopo, quando si guardano i numeri insufficienti per avere la maggioranza e si discute di possibili alleanze. La Russa insiste che Fratelli d'Italia non accetterà mai un governo con il Partito democratico e neanche con il Movimento Cinque Stelle: "Noi non guardiamo a nessuno dei due, perché abbiamo giurato ai nostri elettori che non lo avremmo fatto. E non daremo i nostri voti a governi diversi da quelli che abbiamo proposto in campagna elettorale". Quel che manca al centrodestra però è un piano B, come ammette lo stesso La Russa che ne consiglia una: "Un governo di scopo che duri 15 giorni per inserire il premio di maggioranza e tornare a votare. Mai governi tecnici o di tutti alla Monti. E mi pare che Salvini si stia avvicinando alle nostre posizioni. L'Italia non ha bisogno di un governo nè carne nè pesce, meglio tornare a dare la parola agli elettori".

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