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Rai, la sfida di Massimiliano Ossini: "Sono pronto. Io il nuovo Fabrizio Frizzi? Un sogno"

Davide Locano
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«Sono pronto per il grande salto». Massimiliano Ossini è uno dei volti su cui punta la Rai. Reduce da una straordinaria stagione al timone di Linea Bianca e Mezzogiorno in famiglia, è ora impegnato con Uno Mattina Estate su Rai 1, dove il gradimento di pubblico (18,5% di share) non si è fatto attendere. Ossini, come vive questa conduzione estiva? «Sono partito con un po' d'ansia, che mi mancava da un po'. Segno che ci voleva un cambiamento. Uno Mattina Estate è una grande sfida, un programma impegnativo perché affronta temi come la politica, l'economia, l'attualità in generale e mi ha messo di fronte a qualcosa che non avevo mai fatto. Che dire: mi sto innamorando di tutto questo». Cosa rappresenta per lei? «Mi stimola tantissimo. In molti mi hanno detto che è la chiave per poi fare altri programmi. Speriamo! Ho viglia di sfide nuove e di crescere». Prima di lei al timone c'era Franco Di Mare. Ne sente la responsabilità? «Sento una responsabilità enorme. Sto studiando, leggendo, approfondendo, non voglio essere impreparato.Spero di fare benino ciò che Di Mare ha fatto benissimo». Accanto a lei c'è Valentina Bisti. «Valentina è straordinaria, è un appoggio forte. Molti temi sono a lei più congeniali, ma li condivide con me. Un atteggiamento generoso e per nulla scontato». Gli ascolti sono ottimi. «Il mio obiettivo è far bene, fare una buona televisione, cosa che non va sempre di pari passo con i buoni ascolti. Il fatto che il pubblico ci segua e gradisca mi rende ancora più orgoglioso. Il gusto delle persone, soprattutto dei giovani, sta cambiando. Persino mia figlia Carlotta, che ha 14 anni, si svegliava alle 7 per seguirmi perché tratto argomenti che le sono stati utili durante gli esami di terza media». Lei ha un modo elegante, pacato, gentile di condurre. Ricorda molto Fabrizio Frizzi, sa?! «A Fabrizio Frizzi mi sono sempre ispirato per la sua bella conduzione, garbata, da vero signore. Quando entrava nelle case, i genitori potevano lasciare i bimbi davanti alla tv e non avere sorprese». Si sente il suo erede? «Sarebbe un onore. Fare una tv pulita, che non urla, che tratta temi belli, con il sorriso. Credo tantissimo nella terapia del sorriso. E Fabrizio è stato il precursore di questa tv». Leggi anche: Frizzi, il ricordo di Amadeus che commuove la Dalla Chiesa Chi guardava in tv da ragazzino? «Mi piaceva la tv di Corrado, di Vianello, che hanno fatto la storia della televisione, di una bella televisione. Oggi la tv si è troppo trasformata, spesso non è quella che mi viene bene e che mi piace fare. Nel 2018 ha condotto tre programmi. «E non è ancora finita. In autunno ci sarà sicuramente di nuovo Linea Bianca, per Mezzogiorno in Famiglia stiamo vedendo. Ma mi piacerebbe anche fare un programma di divulgazione scientifica tra prima e seconda serata o magari un quiz». E L'Eredità? «Sarebbe bello. Nel caso, sono pronto!». La sua è una carriera in decisa ascesa. Qual è il suo motto? «No, il mio mantra è kalité, termine tibetano che significa passo lento e corto. Ogni cosa a tempo debito...». di Silvia Tironi

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