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L'Europa vista dalla Padania:Merkel più vicina di Alfano

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Giorgetti: "Berlino ha ragione a non voler pagare i nostri sprechi. Dal Pdl ricette impraticabili"

Matteo Legnani
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  Bene la Merkel, così così Alfano. Giancarlo Giorgetti, responsabile economico della Lega targata Maroni, rompe il silenzio e detta la linea del Carroccio. Onorevole, cominciamo dal dibattito sulla sovranità. Monti è stato criticato per un'intervista allo Spiegel in cui, in sostanza, chiede che i governi abbiano più poteri rispetto ai Parlamenti. "Il dibattito sulla sovranità è fuori senso. Approvando il fiscal compact c'è già stata l'accettazione delle regole europee. Diciamo che siamo in sovranità vigilata. Però in Italia non vogliamo che, se la Bce intervenisse per calmierare lo spread, possa richiedere condizioni". Date ragione alla Merkel? "Ognuno fa i propri interessi. Lei vuole verificare dove vanno i soldi che potrebbero arrivare qui". E qui si parla di strapotere tedesco. "Non giova dar tutta la colpa ai tedeschi. È la ricerca del capro espiatorio". La Bce deve intervenire per aiutare l'Italia? "Sì. Gli interventi che servono per abbassare i tassi e che non strozzano la possibilità di tagliare le tasse, vanno chiesti". Lei comprende le ragioni della Merkel, però la Lega è accusata di essere anti-europeista. "Noi non siamo contro l'Europa. La paura di tutti è che se l'Europa arriva a darci una mano, poi non chiude gli occhi. E ha ragione! Non possiamo pretendere che siano i tedeschi a salvare le spese allegre dell'Italia". Leggi l'intervista integrale di Matteo Pandini su Libero in edicola oggi 7 agosto  

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