VERSTAPPEN – 10
Domina il dominabile, ma non si ferma lì: scava nel terreno e trova ancora spazio per umiliare la concorrenza. Perfino la sfortuna si arrende e gli fa strada. Quando gli altri arrancano, lui sembra pilotare la fisica stessa. Perez? Travolto dal destino. E da se stesso. Un weekend da turista con pass paddock.
SAINZ – 8
Le qualifiche odorano di distrazione, ma in gara lo spagnolo s’infiamma. Con la safety car sfiora il colpo grosso, ma Verstappen è il muro contro cui sbatte la realtà. Tuttavia, quando Leclerc non offusca l’inquadratura, Carlos brilla di luce propria: feroce, preciso, quasi felice.
LECLERC – 7,5
Dalla penultima fila alla quinta posizione, in un déjà vu che ormai fa curriculum. Corre bene, lotta meglio. Ma la Ferrari gli fornisce un’auto da enigmistica. Troppi punti da unire, nessuna matita giusta. Pilota sublime, destino masochista.
MCLAREN – 0
Dal Sochi 2021 a oggi, la parabola è da manuale di caduta libera. Ai box sbagliano le gomme, in pista sbagliano la vita. Ricciardo colleziona flop come figurine, Norris sembra aver perso la voglia di esistere. Neanche un punto. Ma tanta coerenza nella catastrofe.
ALONSO – 8
L’illusione della prima fila si sbriciola tra graining e strategie da bar sport. Penalità comprese nel prezzo. Alla fine Ocon lo batte di nuovo. E la favola dell’Alpine resta un racconto incompiuto. Ringhia ancora il vecchio leone. Ma la gabbia è saldata male.

