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F1 Gp Singapore, le pagelle: Perez da 10, Alonso meglio ancora. Fia, voto zero
lunedì 3 ottobre 2022

F1 Gp Singapore, le pagelle: Perez da 10, Alonso meglio ancora. Fia, voto zero

F1 Gp Singapore, le pagelle: Perez da 10, Alonso meglio ancora. Fia, voto zero
Leonardo Filomeno
2' di lettura

ALONSO – 10 E LODE
Tanto valgono 350 Gran Premi. Guida con l’entusiasmo e lo spirito indomito dei primi giorni. A 41 anni. Con una Renault da grattacapi infiniti. Il motore stavolta bidona entrambi i piloti. L’auspicio è che in Aston arrivino giorni più felici.

PEREZ – 10
Parte come un missile, sventa l’assalto finale di Leclerc e domina fino all’ultimo giro. Quando la domenica è quella giusta, Sergione non sbaglia. Quest’anno è il trionfo numero 2, nonostante Verstappen e un mare di critiche spesso ingenerose.

NORRIS – 8
Gara di peso, considerando la McLaren e il suo setup disastroso. Fa così bene da trascinarsi dietro un quasi invisibile (ma abile) Ricciardo.

LECLERC – 7
Una partenza sbagliata compromette l’intera gara. La chance per vincere c’era. Ecco perché la seconda posizione brucia più del solito. Mette in penombra una corsa disputata con grande energia.

SAINZ – 6 POLITICO
Partenza buona, poi gara conservativa. Costretto a difendersi da Lewis e Lando, mentre i ritmi di Charles e Sergio restano un miraggio. Però porta i punti per il Mondiale Costruttori.

VERSTAPPEN – 5,5
Rimonta, non rimonta, pasticcia. Il sorpasso su Vettel alla curva 5 è spaziale, quello su Lando da matita rossa. È l’erroraccio sulla benzina del team a travolgerlo in una spirale da cui non sembra più uscire. Per i festeggiamenti è rimandato al Giappone.

RUSSELL – 0
Fuori dalle Q3, cavia con le gomme, punti zero. È la peggior prova dell’anno. In un weekend disastroso per Mercedes, le aspettative restano solo parole.

FIA – 0
Tre ore per decidere su una penalità: tempi biblici. Il vincitore proclamato in regime di safety resta lì, come il danno d’immagine. Prima del panettone, prima dell’apocalisse… i cinque agognati secondi di pegno si decidono ad arrivare. Il polso della situazione, però, a Mohammed & soci sembra proprio mancare.