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Atalanta-Inter, la profezia di Luciano Moggi: come finirà 

di Luciano Moggi sabato 27 dicembre 2025

3' di lettura

Non c’è tregua per il calcio, è un gioco di movimento sia per chi scende in campo, sia per coloro che stanno dietro la scrivania. È stata appena archiviata la Supercoppa e già si profila all’orizzonte l’apertura del mercato, dal 2 gennaio, quando, al posto degli atleti, entreranno in azione i dirigenti per rimediare agli errori fatti nella sessione estiva: per questo si chiama mercato di riparazione che dovrebbe riportare in auge chi ha sbagliato, risollevando, se ci sono, anche gli ammalati cronici. E tra questi addirittura una “moribonda”, la Fiorentina, che viaggia in coda al gruppo, nonostante fosse partita all’inizio con grandi ambizioni, almeno nella mente di chi l’aveva concepita. Ma qui probabilmente l’errore sta soprattutto a monte quando fu confermato Palladino e non il suo staff, che portò il Mister a dire addio, lasciando una squadra che si era comportata onorevolmente nel passato campionato, tra l’altro guadagnando la qualificazione in Europa. 

La chiamata di un nome altisonante, Pioli, che tanto bene aveva fatto nel Milan vincendo uno scudetto, doveva servire a ricompattare un ambiente già colpito prima dalla morte del DG Barone poi dalla malattia del presidente Commisso che non aveva più potuto seguire la squadra e, infine, dalle dimissioni del DS Pradè. Purtroppo le attese non sono state pari ai desideri, evidentemente il vuoto lasciato da Palladino non è stato colmato. Per cui nel tentativo di riorganizzare l’ambiente al suo capezzale è stato adesso chiamato Paratici, forte dell’esperienza acquisita prima in Juventus e poi al Tottenham e tutti sperano in lui. Tra l’altro, nella 16ª giornata la squadra ha dato un segnale importante di risveglio battendo al Franchi l’Udinese 5-1. Servirà ovviamente continuità di risultati per cercare di togliersi dalla sabbie mobili della retrocessione, a cominciare dalla prossima di Parma, avversaria odierna non certo arrendevole, anche perché diretta concorrente.

A Torino la convalescente Juventus sembra aver superato il periodo critico e la cura-Spalletti pare abbia avuto effetti benefici. Dopo i successi con Bologna e Roma è tornata l’autostima e la trasferta di Pisa di questa sera sarà affrontata con la massima determinazione per dare continuità di risultati a beneficio appunto della lotta ai quartieri alti della classifica.
Dopo la conquista del titolo italiano, il Napoli è andato in Arabia a far sua la Supercoppa battendo 2-0 il Bologna di Italiano che sembra in regresso di forma e di autostima specialmente dopo la sconfitta casalinga subita ad opera della Juventus. Ed ha vinto nonostante l’assenza perdurante di De Bruyne, Lukaku, Anguissa e Lobotka a mezzo servizio. Antonio Conte, che non demorde mai, ha però trovato tra i rincalzi Neres in gran forma e in grado di far vincere la propria squadra a suon di doppiette.

Ormai il peggio sembra passato e a breve diversi atleti torneranno a disposizione, a cominciare da Lukaku. Intanto la prossima trasferta a casa della rivelazione Cremonese (domani ore 15) sarà sicuramente insidiosa ma alla portata dei campioni d’Italia che vediamo favoriti. Il Milan ha raggiunto l’accordo con l’attaccante Fullkrug del West Ham per rinforzare ulteriormente il reparto attaccanti e tentare la scalata al titolo. E ne avrebbe tutte le possibilità se imparasse a battere anche le “piccole” e se gli spifferi societari soffiassero meno lasciando lavorare di più e meglio Allegri e Tare. A S. Siro contro il Verona (domani alle 12.30) lo vediamo favorito. Mentre l’Inter domani sera dovrà far visita a Bergamo alla Atalanta del “nuovo” Palladino, una trasferta sicuramente difficile per tutti, almeno da quando la Dea ha cambiato tecnico: probabile un pari. A tutti i lettori, i miei più cari auguri di Buone Feste.

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