C’è un momento, appena arrivati a Reims, in cui si ha la netta sensazione che il tempo si fermi. È qualcosa che accade spesso nelle città ricche di storia, ma qui succede con una naturalezza particolare, come se l’eco delle incoronazioni regali e le bollicine dello Champagne si fossero fuse in un’unica melodia che accompagna il viaggiatore lungo le strade. Reims non è solo una tappa: è un invito a scoprire l’essenza più autentica della Francia, tra architettura gotica, cantine sotterranee, vigneti infiniti e raffinate esperienze gourmet. Questo viaggio si snoda in tre giornate, seguendo le tracce del vino più celebrato al mondo e del patrimonio che lo circonda.
L’arrivo a Reims avviene in mattinata, con il sole che filtra attraverso le ampie vetrate della stazione e un’aria frizzante che ricorda già le bollicine in arrivo. La prima tappa è la maestosa Cattedrale di Notre-Dame, icona della città e della nazione. È impossibile non restare colpiti dalla sua imponenza: le guglie svettano leggere nel cielo, le statue raccontano storie incise nella pietra e l’ombra fresca all’interno invita alla contemplazione. Qui, per quasi mille anni, i re di Francia ricevettero la corona, e tra queste navate aleggia ancora il silenzioso rispetto di quei momenti solenni.

All’esterno, in estate, la facciata gotica si anima ogni sera con Régalia, uno spettacolo di luci e suoni che trasforma la pietra in racconto. Lo stesso accade alla Basilica di Saint Remi, altro scrigno prezioso di storia, che in estate diventa un palcoscenico notturno suggestivo. È facile lasciarsi andare alla poesia in una città che ha saputo rinascere dalle macerie: dopo i bombardamenti della Prima Guerra Mondiale, Reims è risorta con una sorprendente identità art déco. Camminando per il centro si scoprono facciate eleganti, dettagli geometrici, vetrate colorate che raccontano un’altra epoca.
Pranzo alla Brasserie du Boulingrin, situata al 31 rue de Mars nel cuore storico di Reims, è un’istituzione dal 1925 inserita in un elegante edificio Art Déco proprio di fronte alle celebri Halles monumentali. Fin dall’ingresso, l’atmosfera calorosa e convivial conserva i fasti della belle époque, con un décor che rimanda a tradizioni autenticamente francesi. Lo chef propone piatti “canaille” e creativi: andouillettes, pieds de porc pané, gratin dauphinois e terrine maison, oltre a proposte di mare come frutti di mare e hareng marinato, enfatizzando la cucina popolare francese di alta qualità senza eccedere nei prezzi. Numerosa la clientela: dagli abitanti locali ai turisti che, dopo aver scoperto la cattedrale e i cryptoportici, si fermano qui per assaporare specialità regionali accompagnate da una flute di champagne. La Brasserie du Boulingrin è un indirizzo immancabile per chi desidera vivere un’esperienza culinaria tradizionale in un contesto architettonico d’eccezione, unendo gusto, storia e convivialità a Reims.

Il pomeriggio è dedicato a un tuffo nel sottosuolo. Letteralmente. Reims custodisce nelle sue profondità milioni di bottiglie di champagne, adagiate in silenzio nelle crayères, le cantine scavate nel gesso, fresche, umide e perfette per l'affinamento del vino. È qui che inizia l'esperienza alla Maison Taittinger, appena rinnovata e pronta ad accogliere il pubblico con tre percorsi diversi. Si sceglie “L’instant Rosé”, che unisce la visita delle cantine a una degustazione guidata di due cuvée: il viaggio sensoriale comincia già nelle gallerie, dove il buio e l’eco dei passi accompagnano la narrazione delle origini della Maison. La degustazione è un crescendo: prima una cuvée vivace, poi un rosé elegante, delicato come un soffio.
Proprio di fronte alla celebre cattedrale gotica, sorge La Caserne Chanzy, un ex edificio Art Déco riconvertito in hotel 5 stelle che ospita al suo interno il raffinato ristorante La Grande Georgette e una spa d’eccezione. L’antica caserma dei pompieri, risalente agli anni ’20, conserva intatto il suo spirito originario grazie a un restauro attento che mescola memoria storica e design contemporaneo. Al ristorante, guidato dallo chef Julien Raphanel, la cucina celebra il territorio con ingredienti freschi e stagionali: piatti creativi come il merluzzo al burro bianco e gli asparagi con spuma di Champagne raccontano l’anima della regione. Il décor, che richiama l’universo dei pompieri con colori decisi e materiali caldi, accompagna l’esperienza gastronomica con eleganza e personalità. Oltre alla sala interna, una terrazza riscaldata permette di cenare con vista sulla cattedrale anche nelle stagioni fredde. La carta dei vini è un omaggio alla Champagne: etichette selezionate, anche di piccoli produttori, valorizzano ogni portata. Accanto al ristorante si trova la spa Deep Nature, tempio del benessere con hammam, sauna, idromassaggio e trattamenti esclusivi a base di ingredienti naturali. Un’oasi di relax aperta anche ai non ospiti dell’hotel, ideale per concludere una giornata tra vigne e cultura. La Caserne Chanzy si conferma così come un indirizzo d’eccellenza, dove il lusso discreto incontra il piacere della buona tavola e del benessere sensoriale.

Verso Epernay, lungo la strada delle bollicine
La seconda giornata inizia con un breve trasferimento in treno verso Epernay, la “capitale dello Champagne”. La strada che conduce in città è un continuo susseguirsi di colline e filari ordinati, come se la natura si fosse messa d’accordo per accompagnare i visitatori nel cuore del mito. La destinazione è l’Avenue de Champagne, un chilometro e mezzo di pura eleganza, patrimonio UNESCO, dove le grandi Maison hanno sede in sontuosi palazzi ottocenteschi. Camminare lungo questa via è come sfogliare un album illustrato di storia del vino: Moët & Chandon, Perrier-Jouët, Pol Roger. Ogni portone nasconde un mondo.
Una visita guidata nelle cantine di una delle grandi case svela il retroscena della magia: gallerie lunghe chilometri, scavate a mano, custodiscono bottiglie ordinate con precisione maniacale. Il suono dei tappi che saltano è la colonna sonora ideale per la degustazione che segue, con spiegazioni appassionate su dosaggi, vitigni e annate. Parliamo della Maison Boizel: fondata a Épernay nel 1834, rappresenta una delle realtà più prestigiose dello Champagne, dove tradizione e innovazione convivono da sei generazioni. Nata dalla visione di Auguste e Julie Boizel, la casa vinicola ha saputo distinguersi fin dagli inizi con l’introduzione di Champagne Brut e millesimati già a fine Ottocento, espandendo presto la propria reputazione oltre i confini francesi. I suoi sette ettari di vigneti, coltivati principalmente tra Grands e Premiers Crus della Côte des Blancs e della Montagne de Reims, garantiscono materia prima d’eccellenza per cuvée raffinate e longeve. La filosofia produttiva punta sull’equilibrio: vinificazioni separate, lunga maturazione sui lieviti, dosaggi contenuti e una costante ricerca di purezza. Le cantine storiche, scavate nel gesso di Mont Bernon, custodiscono le bottiglie per almeno tre anni, fino a quindici per le versioni vintage, restituendo Champagne di grande complessità e finezza. Guidata oggi dai fratelli Florent e Lionel Boizel, la maison ha saputo innovare con creazioni come la linea “Sous Bois” e progetti artistici come “Boizel by Alex & Marine”, fondendo artigianalità e contemporaneità. Parte del gruppo Lanson-BCC, Boizel continua a mantenere una forte identità familiare, con una produzione curata che non rinuncia all’eccellenza. Il Blanc de Blancs e il Joyau de France restano esempi emblematici di uno stile che privilegia l’eleganza e la precisione. Aperta al pubblico, la sede al 46 Avenue de Champagne ospita l’Atelier 1834, luogo dedicato a degustazioni e visite guidate, dove ogni bottiglia racconta quasi due secoli di passione per lo Champagne.

Ma Epernay non è solo Champagne. La cittadina stessa merita tempo: la piazza del municipio, i piccoli caffè, i dettagli architettonici, i mercati locali dove si trovano formaggi, pâté e prodotti tipici della regione.
Nel pomeriggio ci si dirige verso Hautvillers, a pochi chilometri da qui, considerato la culla dello Champagne. Il villaggio è pittoresco, con le sue insegne artistiche in ferro battuto e le case in pietra, ma il vero cuore è l’Abbazia di Saint-Pierre, dove visse e lavorò Dom Pérignon, il monaco che contribuì a perfezionare la tecnica di spumantizzazione. Qui, davanti alla sua tomba, si percepisce il legame profondo tra spiritualità e territorio. Si cammina tra i vigneti al tramonto, quando la luce dorata accarezza i grappoli e il silenzio è rotto solo dai canti degli uccelli.
Una degustazione in un piccolo laboratorio artigianale conclude la giornata: pochi posti, atmosfera intima, etichette artigianali e racconti di famiglia : i vinaigres de Les Enfants de Bacchus. Invecchiati in botti di rovere e prodotti secondo la méthode dynamique, questi aceti incarnano lo spirito del territorio con una gamma sorprendente di gusti. Dal fresco e minerale Chardonnay al più robusto Pinot Noir, ogni referenza è un omaggio al vitigno d’origine. A stupire è anche la creatività: timo, rosmarino, scalogno e persino birra ambrata entrano in scena per arricchire insalate, carni e piatti gourmet. Edizione limitata e lavorazione lenta, per un condimento che ha l’anima del vino e il corpo della gastronomia.

Il ristorante gastronomico dell’Hostellerie Briqueterie & Spa, incastonato tra le vigne della Champagne nella luce tenue delle sue ampie vetrate affacciate sul giardino e la fontana, offre un’esperienza culinaria raffinata che riflette il territorio e la creatività della chef Nawal Rezagui: dalla sofisticata flan salata di tonno affumicato e caviale d’Aquitania all’originario “lonzo di vitello” condito con curry della Bretagna, scorzonera, aglio e olive, fino al sorprendente dolce freddo in “crema ghiacciata” con bergamotto, pompelmo, kombucha e olio di aneto; ogni piatto è studiato come un balletto di emozioni che unisce aromi del giardino e tecniche moderne, sempre accompagnati da una selezione di vini regionali e champagne d’eccezione.
Giorno 3: Pressoria, il viaggio sensoriale
L’ultima tappa del viaggio è Aÿ-Champagne, raggiunta con un breve spostamento in auto. Qui, ai piedi delle colline storiche della Champagne, sorge Pressoria, un centro interattivo dedicato all’universo dello champagne. L’esperienza è pensata per tutti: coppie, famiglie, appassionati o curiosi. Il percorso è coinvolgente, multisensoriale: si annusano profumi, si ascoltano suoni della vendemmia, si toccano materiali, si vedono filmati immersivi. È come entrare in una bottiglia, attraversarne le fasi, comprenderne la nascita.
Il tour prosegue con una degustazione nella sala panoramica, affacciata sui vigneti: due calici, due interpretazioni diverse dello stesso terroir. Per chi non beve alcol, è disponibile anche un succo d’uva artigianale, dolce e fragrante. L’atmosfera è conviviale, calda, quasi domestica. Pressoria riesce nel difficile compito di unire sapere e emozione, informazione e poesia.
Al confine delle dolci colline di Mutigny, siamo accolti dal ristorante dell'hotel Loisium Wine & Spa Hotel Champagne, L’Horisium, che incanta gli ospiti con la sua proposta gastronomica che intreccia sapientemente stagione e territorio, valorizzando ingredienti entro un raggio di 80 km e abbinandoli alle migliori bollicine regionali. L’ambiente è moderno ed elegante, dominato da ampie vetrate che inondano la sala di luce e regalano una vista spettacolare sui vigneti circostanti. Il design, firmato da Patrick Jouin e Sanjit Manku, unisce materiali naturali e caldi colori in un’atmosfera raffinata e accogliente. Il menu à la carte propone piatti creativi con un pizzico d’internazionalità.Tra i piatti proposti spiccano delicati antipasti di pesce impreziositi da barbabietola e fiori eduli, ostriche fresche servite con guarnizioni leggere e fantasiose, raffinati secondi di pesce che uniscono tecniche moderne e sapori regionali, verdure di stagione provenienti da piccoli produttori locali reinterpretate in chiave creativa, formaggi selezionati e dessert artigianali da veri gourmet che completano l’esperienza con eleganza, il tutto all’interno di menu degustazione da tre portate disponibili anche a pranzo, con possibilità di alternative vegetariane, vegane e senza lattosio, sempre pensati per valorizzare i prodotti della Champagne, accompagnati da una curata selezione di bollicine regionali per un perfetto equilibrio tra cucina e terroir. L’atmosfera serale si sposta al bar Les Bulles, dove le degustazioni di champagne incontrano piccoli piatti e spuntini ideali per un after‑dinner norama, trova in L’Horisium un biglietto d’ingresso privilegiato per vivere la regione dello Champagne autentica, raffinata e accessibile. Ottima la Spa, la piscina esterna e le camere design dotate di ampie vetrate con vista sui vigneti.
Prima di lasciare la regione, tappa nel cuore del villaggio di Hautvillers, alla mitica 36 rue Dom Pérignon, dove sorge "Au 36", un bistrot-cantina dedicato al mondo dello Champagne e ai prodotti regionali. Qui ogni tavolo accoglie curiosi e appassionati, con degustazioni comparate di spumanti 100 % Chardonnay, Pinot Noir o Meunier, servite con raffinate e deliziose assiette di formaggi, salumi, quiche lorraine e dessert. Il locale vanta un’ampia selezione di circa 50 cuvée vendute a prezzo di cantina, e offre piatti semplici e conviviali come formaggi locali, salumi e cocotte regionali. È possibile fermarsi a pranzo su prenotazione, approfittando della terrazza affacciata sulla storica Dom Pérignon. La vista unisce storia e bollicine, mentre il servizio, bilingue francese-inglese, rende l’esperienza accessibile a visitatori internazionali. Au 36 è diventato il locale di riferimento per chi esplora la Champagne con gusto e leggerezza valorizzando i prodotti locali. Un’esperienza autentica che unisce cultura enogastronomica, convivialità ed eccellenza territoriale.
Il ritorno con le bollicine nel cuore
Lasciare la Champagne è come uscire da un sogno ovattato: ogni tappa è stata un sorso di bellezza, ogni incontro una nota aromatica. Tra storia e innovazione, Reims ed Epernay, insieme ai loro borghi e alle loro cantine, compongono una sinfonia in cui il vino è solo il pretesto per scoprire un mondo fatto di passione, pazienza, arte e territorio. Un viaggio che non termina al ritorno, ma che si riapre ogni volta che si stappa una bottiglia: basta il suono del tappo, per ritrovarsi tra le crayères, sulle colline dorate, davanti alla cattedrale. E brindare, ancora.
Hotel Margaux Epernay, www.hotelmargaux.fr
Champagne Boizel, www.boizel.com
Museo Pressoria, www.pressoria.com
Loisium Wine & Spa, www.loisium.com
La Caserne Chanzy Hotel & Spa https://www.lacasernechanzy.com
Autrice dell'articolo Orchidea Colonna
Orchideacolonna@yahoo.com