NEW YORK, 21 SET - Sono ore di contatti diplomatici e consultazioni frenetiche queste a New York nel tentativo di trovare "una soluzione che vada bene a tutte e due le parti", ha detto il ministro Franco Frattini impegnato, insieme con i partner europei, a cercare 'la quadra' su quello che si conferma il tema dominante all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso: l'annunciata richiesta palestinese di riconoscimento in sede Onu. A due giorni dalla presentazione formale della richiesta palestinese - attesa per venerdì e di cui non si conoscono ancora dettagli, tempi e modalità, ha precisato ancora Frattini - la situazione è di "estrema fluidità" e lo sforzo al momento è di "mantenere un'unità europea" prima di tutto, poi un'unità anche con gli Stati Uniti. In quest'ottica si delinea così in maniera sempre più consistente "un'ipotesi per una risoluzione del Quartetto con garanzie che potremmo offrire all'una e all'altra parte". Ma "ancora una soluzione non c'é", ha tuttavia riferito il titolare della Farnesina dopo un incontro con i ministri degli Esteri a New York, obbligatoriamente dominato dalla questione che ha il potenziale di una svolta storica. L'esito del negoziato è al momento ancora un'incognita, quello che si sa però è che in questi giorni, e in maniera via via più palese e vigorosa, si è perseguita un'unità europea. "Siamo tutti d'accordo in evitare divisioni e mantenere unità europea, che l'Alto rappresentante Ue Catherine Aston si è impegnata a preservare". A questo scopo quindi si tengono riservate le posizioni nazionali, condizione indispensabile per il successo dei negoziati data la "fase crucialissima", quello che invece Frattini ha riferito è che "non si è parlato di astensione". "Cerchiamo una posizione condivisa ed è bene che il negoziato lo conduca la Ashton", mentre sull'ipotesi di contatti e incontri separati, il ministro ha ammonito: "non servono. Nessuno arriva da solo al risultato, se ci arriviamo sarà merito di tutti". Sulla posizione della Russia - membro del Quartetto insieme con Ue e Usa - ha però ammesso: "é una posizione attendista. Non neghiamo che avrebbero voluto essere più coinvolti, ma se il Quartetto trova la quadra vince anche la Russia".(ANSA). RP/