Un Atr-72 è precipitato e si è incendiato oggi poco dopo il decollo in Siberia occidentale, ad una quarantina di km da Tiumen, 1700 km circa a est di Mosca, causando la morte di 32 persone, mentre altre 11 sono sopravvissute ma le loro condizioni sono gravi o gravissime. Ancora sconosciute le cause dell'incidente, ma le scatole nere sono state già ritrovate. L'aereo, un bimotore turboelica della compagnia russa Utair, era diretto verso la città petrolifera di Surgut. A bordo c'erano 39 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio. I contatti con la torre di controllo sono stati persi tre minuti dopo il decollo. Il velivolo si è schiantato in un campo innevato, spezzandosi in due. Nel suo sito, Utair sostiene che l'Atr-72 ha tentato un atterraggio di emergenza. Sul posto sono stati inviati per i soccorsi oltre 200 uomini e 125 mezzi, tra cui elicotteri. Il presidente russo Dmitri Medvedev ha rinviato a domani un incontro con i rappresentanti dei partiti non registrati. La tragedia di oggi allunga la lista degli incidenti aerei in Russia: nel 2011 ne sono stati registrati sei per un totale di 97 vittime (sui 28 verificatisi nel mondo, con un bilancio complessivo di 507 morti). L'ultimo disastro risale al settembre scorso, quando uno Yak-42 è precipitato in fase di decollo vicino a Yaroslavl, causando la morte di 44 persone, tra cui i giocatori della blasonata squadra di hockey su ghiaccio. L'Atr-72 caduto oggi è aereo di linea regionale fabbricato da Atr, una joint venture paritaria tra l'italiana Alenia Aermacchi (Finmeccanica) e la francese Eads.