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Gran Bretagna, Theresa May sceglie Jim Messina come consigliere per le elezioni

Giulio Bucchi
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La Brexit? Forse non avverrà mai. O perlomeno difficilmente avverrà come sognava la Gran Bretagna. Sulla testa della premier Theresa May c'è una grande, grandissima ombra. Quasi una condanna: si chiama Jim Messina. Sì, proprio lui, il presunto guru della comunicazione americana che la May, secondo quanto riferisce Linkiesta.it citando Bloomberg, ha scelto come consigliere strategico della propria campagna elettorale per il voto politico a giugno. Un voto fondamentale, perché deve dare al Paese un governo con un mandato forte per trattare con Bruxelles l'uscita pratica dall'Unione. Nei sondaggi i conservatori al momento sono avanti di 21 punti, sembra impossibile perdere. Ma con Messina nulla è impossibile. E se la May perdesse le elezioni, per Londra la questione Brexit si metterebbe molto, molto male. Considerato il mago dei "big data" (lo studio dei dati statistici dei cittadini-elettori), Messina ha sì portato al successo Barack Obama nel 2012 e David Cameron (il predecessore della May) nel 2015, ma poi è stata solo una trafila di disastri. In Spagna ha affossato Mariano Rajoy, poi ha guidato la campagna del "Remain" proprio nel referendum sulla Brexit (e si è visto com'è andata) infine, capolavoro italiano, ha affiancato Matteo Renzi per far vincere il Sì al referendum costituzionale dello scorso dicembre. Con un tracollo epocale. 

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