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La sposa, il ragazzino, il poliziotto. I volti della strage

Eliana Giusto
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Studenti, mamme, ragazze, pensionati. Sono le vittime dello scontro frontale tra due treni avvenuto tra Corato e Andria, in Puglia. Al momento si conosce il nome di 18 delle 27 persone che hanno perso la vita nel disastro ferroviario. Gli identificati sono Fulvio Schinzari, 59 anni, nato a Galatina (in provincia di Lecce), sposato, con due figlie, era stato assunto nella polizia nel 1989. Il suo corpo è stato riconosciuto da un collega poliziotto che stava lavorando ai soccorsi e che lo ha identificato. Vicequestore aggiunto alla Questura di Bari, lavorava come dirigente dell'ufficio del Personale: stava raggiungendo l'ufficio a Bari da Andria, dove abitava, per prendere servizio dopo un periodo di ferie. Antonio Summo di Ruvo di Puglia è tra le vittime più giovani, aveva 15 anni. Era andato ad Andria per recuperare dei debiti formativi. Giuseppe Acquaviva, 51 anni, faceva il contadino. Era nel suo campo e stava lavorando alla potatura. E' stato ucciso dai pezzi dei treni deflagrati ed è morto in ospedale. Aveva 72 anni Enrico Castellano, nato a Ostuni. Da tempo viveva a Torino ed era un dirigente del Banco di Napoli. Dopo la pensione tornava più spesso in Puglia. Jolanda Inchingolo, 25 anni, si doveva sposare il prossimo settembre. Stava andando a Bari, è stata riconosciuta da un anello con una pietra nera che indossava. Pasquale Abbasciano, di Andria, era uno dei due macchinisti. A fine anno sarebbe andato in pensione.  La signora Donata, di cui non è stato diffuso il cognome, è riuscita a salvare la vita al nipote Samuele, 6 anni. Il bambino era tra le sue braccia quando c'è stato lo scontro ed è stato salvato dai vigili del fuoco. Stavano andando a Barletta per prendere una coincidenza per Milano e tornare a casa dai genitori del bimbo. Il piccolo era in Puglia per passare qualche giorno di vacanza con la nonna.

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