La doppia foto dei carabinieri a Gerusalemme
Le stesse pose, lo stesso luogo e la stessa fiamma sulle uniformi, fotografati a un secolo di distanza. Era il 12 dicembre del 1917 quando, durante la campagna del Sinai e Palestina, 150 carabinieri fecero ingresso in Terra Santa. L'obiettivo era quello di mantenere un clima di stabilità al nord del Mar Morto negli anni della grande guerra, collaborando con le forze inglesi per contrastare gli ottomani. A testimoniarlo alcuni scatti fotografici che ritraggono i militari dopo il lungo e non facile viaggio. Le immagini sono poco nitide, a tratti sgranate, ma riescono comunque a trasmettere la fierezza degli uomini dell'Arma consapevoli del delicato ruolo che ricoprivano. Si trovavano lì per compiti di polizia, quali la vigilanza ad obiettivi sensibili: acquedotti, linee ferroviarie, luoghi sacri come, appunto, il Santo Sepolcro. Negli anni l'Arma è rimasta attiva in Cisgiordania e ha deciso di ricordare con alcune fotografie l'impresa avvenuta un secolo prima: cinque carabinieri, tra loro due marescialli donna, nello stesso luogo e, simpaticamente, nelle stesse pose. La qualità dell'immagine cambia, come sono cambiate le uniformi, e lascia trasparire gli sguardi, la forza e l'orgoglio dei carabinieri del 2017. Ora come allora i militari, divisi in due missioni, cooperano con rappresentanti di altre nazioni per mediare i difficili rapporti tra il popolo palestinese e quello israeliano, ancor più delicati proprio in questi giorni a causa della decisione del presidente americano Donald Trump di spostare l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.