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Sea Watch, ecco come festeggiano i "minori ostaggio di Salvini": selfie, sorrisi e... Qualcosa non torna

Giulio Bucchi
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Selfie, sorrisoni e foto di gruppo. I 47 migranti a bordo della Sea Watch festeggiano così insieme ai volontari della Ong tedesca prima dello sbarco in Italia, dopo essere rimasti bloccati per giorni al largo di Siracusa. Meglio, per usare le parole della stessa Ong, "ostaggio del governo e della sua barbara propaganda". Leggi anche: "Le vostre leggi non valgono". Sea Watch, così la Ong sputa sull'Italia Quello stesso governo che una volta ottenuto l'accordo con i partner dell'Ue ha prontamente provveduto a "liberare gli ostaggi". Non pare scorgere tra i migranti nella foto segni di particolare emergenza sanitaria e i "minori" sembrano piuttosto lontani anagraficamente dai "bambini" di cui parlavano allarmati i pro-sbarco italiani. D'altronde, ItaliaOggi riferiva una strana coincidenza: tutti i minori a bordi della Sea Watch hanno dichiarato di essere nati l'1 gennaio 2002. Sì, qualcosa non torna.

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