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Fiamma Negrini, la "sexy fascista" eletta e fregata: finisce in disgrazia

Giulio Bucchi
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La "fascista sexy" Fiamma Negrini ha fatto una pessima fine: la giovanissima esponente della lista Fasci italiani del Lavoro è stata esclusa dal Consiglio comunale Sermide e Felonica (Mantova) in cui era stata eletta nel giugno 2017. La sua clamorosa affermazione era diventata in poche ore un caso nazionale, tanto da sollevare un ricorso presentato al Tar di Brescia da alcuni cittadini sostenuti dal Movimento 5 Stelle, che protestavano per i rimandi al partito fascista contenuti sia nel nome sia nel simbolo della lista. Il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso dichiarasdo illegittima la partecipazione di Fasci Italiani del lavoro alla competizione elettorale, cassando la richiesta di nuove elezioni. Fiamma Negrini aveva ottenuto a sorpresa 334 voti, poco più del 10% dell'elettorato. Per approfondire leggi anche: Eleggono Fiamma, la Boldrini perde la testa Claudio Negrini, padre della consigliera e leader del movimento, ha parlato di "grave ingiustizia, uno schifo". Negrini senior è candidato al Senato con Italia agli italiani, cartello formato da Forza Nuova e Fiamma Tricolore: "Parlano tanto di democrazia e noi saremo i fascisti? Ho sempre rispettato le regole democratiche, mi presento da 20 anni alle urne, non c'è il fascismo, il nostro era un programma politico per il paese. Se il problema era il simbolo lo avremmo cambiato, ma questa volta abbiamo preso l'11% e un seggio democraticamente conquistato ci è stato tolto. E questa è democrazia? Siamo di fronte ad una grave ingiustizia nei confronti della quale non ci arrenderemo soprattutto per rispetto di chi ci ha votato".

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