Hotel Rigopiano, parla il meteorologo: "Neve prevedibile, sottovalutato l'allarme"
La slavina provocata dai movimenti tellurici si può prevedere? Si potevano limitare i danni dell'hotel Rigopiano, salvare delle vite? Queste le domande che assillano i cittadini e i media. Secondo il meteorologo Alessio Grosso, di Meteolive.it, forse qualcosa in più si poteva fare. "Lo diciamo da almeno una settimana: ci sarà una depressione che porterà nevicate abbondanti e temperature al di sotto dello zero. Era necessario diffondere capillarmente la notizia nei telegiornali nazionali, a ogni edizione, anche se non riguardava le grandi città. Su Roma e Milano sarebbe stato diverso". La neve era prevista da giorni. L'hotel che è stato distrutto dalla slavina - si legge su Il Giornale - si trova in una zona strategica, protetta da un bosco fitto, che contrasta la discesa della neve; ma non l'energia sprigionata da faglie profonde dieci chilometri e in subbuglio da mesi. Dunque era fondamentale valutare simultaneamente i due fenomeni naturali. "Di fronte a situazioni così particolari si può lavorare in un solo modo: liberare anzitempo le strade di accesso ai luoghi più remoti, sommersi dalla neve; dando modo agli abitanti di muoversi prima che il manto bianco sommerga tutto", spiega l'esperto. Più comunicazione, più informazione: questo sarebbe servito. E nei prossimi giorni? "Sappiamo che cresceranno le temperature, ma anche che fra qualche giorno ci saranno delle piogge", conclude Grosso. "Con esse potrebbero verificarsi due problemi altrettanto rischiosi: le alluvioni lampo o le valanghe di neve fradicia, fra le più pericolose".