Ieo per le donne, Mara Venier: "Ho avuto paura di avere il cancro al seno"
Lancia un appello per la prevenzione Mara Venier. E lo fa con cognizione di causa la conduttrice, sul palco dello Ieo per le donne (incontro annuale che riunisce per un giorno a Milano mille pazienti dell'Istituto europeo di oncologia da tutta Italia). Perché lei, confessa, ne ha sempre sottovalutato l'importanza ma poi, quando è arrivata la grande paura, si è dovuta ricredere: "Ho conosciuto Umberto Veronesi quando lavoravo a Domenica In e capitava che ci occupassimo dei progetti dell'Airc. Una volta, prima della trasmissione in camerino, stavamo preparando velocemente l'intervista e io lo guardo, alzo la maglietta e gli dico: Professore, me la fa una visita?. Mi ha scambiato per una matta, ma ricordo che ogni volta mi raccomandava di fare la mammografia. Ed è così che il medico che mi seguiva un giorno mi ha detto che dovevo farmi operare. Una situazione sospetta che andava chiarita. In lacrime chiamo Veronesi, mi vede anche il figlio Paolo e si decide di non operare, ma di fare un approfondimento dal quale è emerso che l'intervento non era necessario. E' andato tutto bene, ma ho passato brutti momenti". E ora ne parla per spiegare "l'importanza di centri come l'Ieo Women's Cancer Center", realtà multidisciplinare e multifunzionale a misura di donna nella sua globalità, che si occupa del prima, durante e dopo il cancro, spiega Viviana Galimberti, direttrice dell'Unità di senologia molecolare e coordinatrice del centro. Uno spazio dedicato che raccoglie tutte le competenze e i servizi necessari per risposte rapide e complete: prevenzione e genetica oncologica, nutrizione, psico-oncologia, fisioterapia e riabilitazione, consulenza fertilità, sessuologia.